Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Ufficialmente le bocche sono cucite, ma dalle aule parlamentari filtrano indiscrezioni sul piano di incentivi per l'auto che il Governo ha deciso di rendere strutturale per qualche anno e che per quello in corso dovrebbe valere almeno settecento milioni di euro.
Ebbene, pur trattandosi di voci del tutto non ufficiali, la manovra sembra aver ormai acquisito alcuni importanti paletti, delineando il perimetro per la concessione degli ecobonus.
L'orientamento del Governo appare quello di confermare in tre fasce i veicoli interessati dal provvedimento, ovviamente suddivise per livelli di emissioni di grammi di CO2 per chilometro: ai tre livelli 0-20, 21-60 e 61-135 corrisponderebbero contributi decrescenti con il salire del dato inquinante.
I veicoli della prima e più virtuosa categoria alla prima godrebbero di uno sconto di 6.000 euro; per la seconda lo stesso scenderebbe a 4.000, per arrivare a 2.000 nel caso della terza.
Verrebbe poi inserito un tetto massimo di spesa per accedere al contributo: nella prima fascia si parla di un prezzo di listino (IVA esclusa) fino a 45.000 euro, che scenderebbe a 35.000 o forse 30.000 per i veicoli di seconda e terza fascia.
Infine, condizione indispensabile per ricevere l'incentivo sarebbe quella di contestuale rottamazione di una vettura con almeno dieci anni d'età e di cui si sia in possesso da almeno dodici mesi.