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Viviamo un tempo in cui il merito, spesso, va solo a chi brilla di più. A chi fa la cosa più bella, più grande, più sfavillante. A chi arriva più in alto, più lontano, più tutto. E siamo talmente impegnati a scoprire chi ha stabilito il nuovo record, chi ha conquistato più follower o semplicemente chi l’ha sparata più grossa che non siamo più capaci di stupirci di niente. Non siamo più in grado di trovare il bello, il significato delle cose, di scovare il senso nella quotidianità. E, così, tutto diventa scontato, piatto, ininfluente.
Eppure, a volte, l’eccezionale è proprio lì, davanti a noi. Si nasconde perfino nelle cose più insospettabili. Quelle apparentemente meno nobili. Basta riuscire a vederlo. Prendete il camion dei rifiuti. Non lo degniamo di uno sguardo. Preferiamo evitarlo o prendercela stupidamente con lui perché magari si è fermato davanti a noi, per fare semplicemente il suo lavoro. Ma, se non ci fosse lui, le nostre città sarebbero impraticabili. In pochi giorni sarebbero sommerse dai rifiuti. E, oggi, è diventato un mezzo più tecnologico che mai. A lui dobbiamo tanto. Forse quasi tutto. Ed era arrivato il momento di rendergli finalmente giustizia. E di restituirgli l'onore che merita.
Riprese: Camilla Pellegatta, Alessandro di Rosa
Drone e montaggio: Alessandro Di Rosa
Foto: Lorenzo Refrigeri
Autore: Matteo Valenti
Si ringraziano la Inco S.r.l. di Caivano (http://www.inco-srl.it/), il Comune e la Polizia Locale di Napoli per la preziosa collaborazione