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Nel cuore del Veneto, precisamente in provincia di Venezia, si trova lo stabilimento WEERG, il più grande impianto di stampa 3D al mondo. Qui, con ben 21 stampanti HP MJF 5620, l'azienda italiana ha rivoluzionato la produzione di componenti stampati in 3D, superando di gran lunga la concorrenza che solitamente possiede solo 2-4 macchine simili. Considerando che il valore di una singola di queste stampanti si aggira attorno ai 700.000 euro, il livello di investimento e innovazione di WEERG risulta impressionante.
La stampa 3D utilizzata da WEERG si basa sul polimero PA12, comunemente noto come nylon. Il processo inizia con un rullo, chiamato recoater, che stende un sottile strato di polvere di nylon di appena 90 micron (0,09 mm). Contemporaneamente, delle testine spruzzano inchiostro nero seguendo il disegno del componente da realizzare.
Successivamente, la stampante porta la temperatura interna a circa 180-200°C e una serie di lampade genera energia luminosa e calore. L'inchiostro, essendo nero, assorbe più energia, provocando la fusione selettiva della polvere sottostante. Questo processo di sinterizzazione avviene strato dopo strato, fino a formare un solido cubo di polvere all'interno del quale sono racchiusi i componenti stampati.
Una volta completata la stampa, i pezzi sono inglobati in un blocco di polvere di nylon, che deve essere raffreddato per circa due giorni per evitare deformazioni. Dopo il raffreddamento, i componenti vengono estratti attraverso un sistema ad aria compressa che rimuove la polvere in eccesso. Inoltre, per una finitura ottimale, i pezzi vengono poi trattati in una sabbiatrice, che elimina le ultime tracce di polvere grazie a un abrasivo ad alta pressione. Infine, alcuni componenti vengono sottoposti a un processo di tintura, in cui possono essere colorati a piacimento, solitamente in nero.
Lo stabilimento WEERG è in grado di produrre fino a 100.000 pezzi al giorno, raggiungendo potenzialmente i 36 milioni di componenti all'anno. Questa capacità produttiva è difficilmente eguagliabile con le tecnologie tradizionali, rendendo la stampa 3D un'opzione sempre più attraente per l'industria. WEERG serve una vasta gamma di settori, dalla componentistica automotive all'industria medicale e aerospaziale e, sebbene i marchi per cui lavora siano coperti da segreto industriale, è chiaro che collabori con aziende di primissimo piano.
Uno dei principali vantaggi della stampa 3D è la possibilità di produrre componenti senza dover realizzare stampi, che spesso sono costosi e richiedono molto tempo per essere perfezionati. Con la stampa 3D, invece, è possibile ottenere rapidamente migliaia di pezzi, apportando modifiche in tempo reale con costi ridotti. Inoltre, la versatilità del processo permette di creare geometrie complesse impossibili da ottenere con altri metodi di produzione e possono poi essere rinforzati con materiali speciali, come il nylon caricato con fibra di carbonio, aumentando ulteriormente le loro prestazioni.
Un altro aspetto innovativo dello stabilimento WEERG è il sistema automatizzato di gestione della materia prima. Poiché si tratta del sito di stampa 3D con il maggior consumo di nylon al mondo, è stata sviluppata una stazione di rifornimento avanzata che permette di recuperare la polvere non utilizzata e miscelarla con nuova materia prima in percentuali precise, garantendo qualità e uniformità nella produzione.
Infine, oltre alla tecnologia Multi Jet Fusion, WEERG utilizza anche la stampa 3D a filo e a resina. La stampa a filo impiega bobine di polimero che vengono fuse da un ugello ad alta temperatura per depositare il materiale strato dopo strato. Alcuni materiali avanzati, come il PEEK rinforzato con fibra di carbonio, vengono utilizzati per sostituire parti metalliche in settori ad alta tecnologia. La stampa a resina, invece, sfrutta la fotopolimerizzazione per creare oggetti ad altissima precisione, ideali per applicazioni nel settore medicale e della gioielleria.