Come fanno le dogane a scoprire i trafficanti di auto rubate, i furti in aumento

Come fanno le dogane a scoprire i trafficanti di auto rubate, i furti in aumento
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Lotta al traffico internazionale di veicoli rubati: un problema crescente con profonde implicazioni morali e di sicurezza.
27 gennaio 2025

Le dogane statunitensi si trovano a fronteggiare una crescente emergenza legata al traffico internazionale di auto rubate. I porti, come quello di Baltimore, sono diventati il principale teatro di questa lotta, con centinaia di container controllati ogni giorno dalla Customs and Border Protection (CBP). Nonostante gli sforzi, le risorse limitate non permettono di ispezionare tutti i carichi in uscita, e molti veicoli riescono comunque a superare i confini.

Secondo Adam Rottman, direttore del CBP del porto di Baltimore, la maggior parte delle auto rubate negli Stati Uniti è destinata all'Africa occidentale, con Ghana, Togo e altre nazioni in testa alle classifiche. Qui, i veicoli rubati vengono venduti a prezzi competitivi, spesso senza che gli acquirenti siano consapevoli della loro provenienza illecita. Tuttavia, il fenomeno non si limita all’Africa: alcune auto finiscono anche in Medio Oriente e Asia, alimentando un mercato nero globale.

I trafficanti di auto rubate usano metodi sempre più avanzati per eludere i controlli. Tra questi, figurano numeri di identificazione del veicolo (VIN) falsificati, dichiarazioni doganali mendaci e l’occultamento dei veicoli in container pieni di beni dichiarati come "effetti personali". Un metodo diffuso consiste nel noleggiare un'auto, nasconderla in un container e spedirla all'estero prima che il furto venga denunciato dalla compagnia di noleggio.

I controlli delle dogane spesso portano alla scoperta di auto di lusso nascoste, come una Mercedes-Benz acquistata con un'identità rubata o un Ford Raptor da 75.000 dollari. I veicoli vengono spesso trovati insieme a altri beni di valore, come strumenti e attrezzature nuove.

Per individuare le auto rubate, la CBP utilizza scanner a raggi X e tecnologie di rilevamento avanzate per analizzare il contenuto dei container. Tuttavia, l’ampiezza del fenomeno rende impossibile ispezionare ogni carico. La collaborazione internazionale, inclusa quella con Interpol, è fondamentale, ma la corruzione in alcuni paesi di destinazione rende difficoltoso il recupero delle auto trafugate.

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