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Aumentare l'offerta, per attrarre la domanda: per chi sceglie di utilizzare un veicolo elettrico, una volta fuori dagli ambiti urbani è necessaria la sicurezza di poter contare su una rete di assistenza alla ricarica rapida diffusa ed efficiente, soprattutto in termini di prestazioni per accorciare al massimo i tempi di sosta in attesa di un “pieno d'energia“.
La lista delle colonnine presenti in autostrada, in verità, è soggetta a continuo aggiornamento, soprattutto in considerazione che, come previsto dalla legge di Bilancio 2021, i concessionari autostradali hanno non solo l’obbligo di installare punti di ricarica ultra fast lungo le tratte di competenza con un intervallo massimo di 50 km, ma devono compiere tale operazione anche in tempi brevi.
E così, anche se formalmente non si rischia di incorrere in alcuna penale, ed anche se il termine previsto dall'emendamento specifico di 180 giorni dall'approvazione del provvedimento è ampiamente superato, è possibile confermare qualcosa si sta muovendo, anche alla luce di quanto disposto dalla delibera 130/2022 del 4 agosto 2022, con la quale l'ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti) ha indicato le nuove regole per la “definizione degli schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali per gli affidamenti in subconcessione dei servizi di ricarica dei veicoli elettrici”, di fatto liberalizzando ancor di più il settore.
Un nuovo dinamismo, dicevamo, finalmente sotto gli occhi di tutti: per esempio, Free To X, la start-up del gruppo Autostrade per l’Italia delegata proprio allo sviluppo di servizi avanzati per la mobilità, è molto attiva nella realizzazione e nella gestione, con specifica attenzione per l'ambito autostradale in qualità di CPO (Charging Point Operator), della più grande rete di ricarica ad alta potenza HPC (High Power Charger) per veicoli elettrici in Italia.
La rete autostradale di competenza Aspi, la più estesa in Italia con quasi 3.000 km totali, prevede la realizzazione di un network di cento stazioni di ricarica per garantire la copertura di tutte le tratte gestite da Autostrade per l’Italia: il completamento del piano è previsto entro l’estate 2023 ed i punti già attivi o in via di attivazione possono erogare 300 kW di potenza, quindi con tempi medi di ricarica nell'ordine di poche decine di minuti.
I dati relativi al mese di aprile 2023, indicano in sessanta le stazioni di ricarica Free To X attive sulla rete Aspi, dopo le inaugurazioni degli impianti di Lario Est sull’A9 Lainate-Como-Chiasso e Sillaro Est e Sillaro Ovest sull’A14 Bologna-Taranto; oltre quindici sono in fase avanzata di completamento, mentre ulteriori nove sono in corso di cantierizzazione.
Il timing dei lavori, come si intuisce, è piuttosto accelerato: per rispettare il traguardo dei cento punti attivi entro l'estate, sarà necessario uno sprint ulteriore, in termini di allestimento degli impianti, collaudo e messa in opera; ricordiamo che in ciascuna delle cento stazioni di ricarica veloce sono previsti dai quattro agli otto punti di accesso per le vetture elettriche che devono rifornirsi di energia, a fronte di una distanza media tra un'area e l'altra di circa cinquanta chilometri, rispettando quindi le disposizioni previste a suo tempo dal Governo.
Il network di stazioni di ricarica autostradali di Free To X, ovviamente, dovendo garantire la neutralità tecnologica e commerciale, prevede l’accesso, a parità di condizioni, a tutti i principali operatori della mobilità elettrica, o MSP (Mobility Service Provider), anche attraverso le principali piattaforme di e-roaming.
I conducenti di auto elettriche, attraverso le app o card dei rispettivo MSP, possono usufruire h24 dei servizi di ricarica in totale autonomia, essendo gli stalli per il rifornimento delle batterie sempre operativi in ogni giorno dell'anno e non necessitando della presenza fisica degli operatori.