Colonnine di ricarica: detrazione al 110% con il Decreto Rilancio

Colonnine di ricarica: detrazione al 110% con il Decreto Rilancio
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Credito d’imposta o cessione del credito anche per le tecnologie di ricarica per auto elettrica. Così il dl di stimolo economico incentiva anche la mobilità
15 maggio 2020

Nel Decreto Rilancio da poco presentato dal Governo, il provvedimento che contiene una serie di misure di stimolo economico per agevolare la ripresa dopo la fase acuta della pandemia di Coronavirus, è contenuta una misura che include anche l’installazione di colonnine di ricarica tra gli interventi agli edifici per i quali la detrazione fiscale sale al 110% rispetto all’Ecobonus (al 65%) già in vigore.

L’agevolazione vale per abitazioni singole a patto che siano prima casa, e per condomini, ovvero edifici con parti comuni e a patto che i lavori siano effettuati contemporaneamente ad altri interventi di efficientamento energetico per gli edifici illustrati nell’articolo 128 del decreto legge, limitatamente al periodo 1 luglio 2020-31 dicembre 2021, allo scopo di migliorare la prestazione energetica di due classi oppure raggiungere quella più alta possibile.

E’ previsto un credito di imposta, sia per i privati che titolari di reddito di impresa, che viene spalmato su cinque anni e non più su dieci come per le precedenti agevolazioni, oppure, e questa è la novità, la possibilità di cedere il credito di imposta alle banche o altri intermediari finanziari oppure, caso interessante, all’impresa che realizza i lavori.

Con questa seconda lo sconto avviene direttamente in fattura. In sintesi, chi effettua i lavori sulla sua abitazione non pagherà nulla.

Contestualmente si potenziano gli incentivi fiscali per l’installazione di pannelli fotovoltaici, una soluzione interessante per chi sta pensando di approntare la propria casa con le colonnine di ricarica.

Per gli impianti ad energia solare spetta, sempre per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, una detrazione del 110% fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a 48.000 euro e comunque nel limite di spesa di euro 2.400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.

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