Colombano, BRC: «Il diesel-metano è pronto. Ecco dove lo vedremo»

Colombano, BRC: «Il diesel-metano è pronto. Ecco dove lo vedremo»
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Abbiamo intervistato con Davide Colombano della BRC, l'azienda famosa per i suoi impianti a gas ma anche per l'impegno nelle competizioni
19 febbraio 2016

Torino Automotoracing è il tempio delle alte prestazioni. Non poteva quindi mancare BRC, l'Azienda specializzata in impianti a GPL e metano che da qualche anno è finita sulle prime pagine dei giornali per il suo massiccio impegno nel motorsport. Abbiamo parlato di questo e del futuro tecnologico delle alimentazioni alternative con Davide Colombano, Resp. Eventi, Comunicazione e Advertising presso BRC Gas Equipment

In un certo senso siete stati dei pionieri. Portare il gas nelle corse, come vi è venuto questo colpo di genio?

«L'idea di portare il GPL nelle corse risale ormai a cinque anni fa. L'idea è nata per dimostrare che le auto alimentate a gas sono sicure, affidabili e soprattutto prestazionali».

Come avete iniziato?

«Abbiamo iniziato in Spagna, perché i regolamenti all'epoca non ci permettevano di correre con il gas in Italia. Poi, anche grazie alla collaborazione con Aci-Csai, siamo riusciti a portare nel nostro Paese le nostre auto. È nata così la Kia Green Hybrid Cup, con 15 Venga alimentate a GPL impegnate a sfidarsi tra loro sui più famosi circuiti italiani».

Davide Colombano, sulla destra, insieme al pilota BRC Giandomenico Basso
Davide Colombano, sulla destra, insieme al pilota BRC Giandomenico Basso
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Poi però non vi siete accontentati, giusto?

«Col tempo ci abbiamo preso gusto. E siamo voluti andare oltre, per sfidare le auto a benzina. Prima con Suzuki e poi con Ford è nato il progetto rally, dove il GPL è arrivato a sfidare i team ufficiali. In questo modo abbiamo dimostrato in maniera inequivocabile che un'auto trasformata a GPL da BRC non si perde assolutamente nulla in termini di prestazioni».

Devo dire che nel Campionato Italiano Rally vi siete fatti notare per bene. Più di una volta siete andati a rompere le uova nel paniere ai campioni “tradizionali” come Andreucci e Scandola...

«Abbiamo iniziato l'avventura con Giandomenico Basso nel 2014. Nella gara di debutto al Rally del Ciocco abbiamo vinto subito con la Fiesta a GPL, un risultato eccezionale. Abbiamo poi fatto altri podi fino a rischiare di vincere la stagione. Nel 2015 siamo stati invece un po' più sfortunati, ma abbiamo già riconfermato Basso anche per la stagione 2016. L'obiettivo è quello di riprendere il discorso lascio a metà nel 2014. Vogliamo vincere».

Ultimamente il vostro nome è finito in prima pagina anche grazie al supporto dato a un campionissimo come Robert Kubica al Montecarlo. Com'è nata questa collaborazione?

«Ormai abbiamo creato un vero e proprio dipartimento, il BRC Racing Team, che prepara e allestisce tutte le nostre auto da corsa, dalle Venga alla Fiesta di Basso. Questa struttura ormai si è talmente consolidata che siamo in grado di mettere a disposizione dei piloti i nostri meccanici e le nostre strutture per gestire le loro gare. Lo facciamo con la Seat Leon e lo abbiamo fatto con Robert Kubica nel Mondiale Rally a Montecarlo. Una bella opportunità per tutti i piloti che si vogliono affacciare al mondo delle corse e cercano un Team con grande competenza per gestire la macchina, la logistica, i meccanici».

La Ford Fiesta BRC a GPL di Basso
La Ford Fiesta BRC a GPL di Basso

Il motorsport quinda da “vetrina” è diventata per BRC una nuova opportunità di business

«Assolutamente, il motorsport ormai è diventata un'attività collaterale. Nel 2016 correremo per esempio nel Campionato Turismo Italiano con alcune Seat Leon a benzina. Alcune piloti infatti volevano correre e si sono rivolti a noi per avere un Team.»

Passiamo alla produzione BRC. Poco più di anno fa avete presentato il primo impianto ad iniziezione diretta di GPL. Davvero una bella sfida, vinta con Kia. Ci sono altre novità in questo campo?

«È vero, siamo stati i primi a presentare con Kia un impianto a GPL adatto per un motore ad iniezione diretta di benzina. Ora la sfida attuale è rendere il sistema adatto per essere montato in aftermarket su qualsiasi auto ad iniezione diretta. Un obiettivo importante perché ormai i modelli “GDI” (Gasoline Direct Injection) sono diventati la maggior parte».

Stiamo portando avanti una sperimentazione per motori alimentati a diesel e a metano

Come funzionerà questo impianto aftermarket?

«A differenza di quello previsto per Kia (LDI), dove il GPL viene iniettato dagli stessi iniettori dell'impianto a benzina, quello aftermarket è un sistema SDI 2.0. In questo caso abbiamo sempre l'iniezione diretta di gas ma in fase sequenziale e questo lo rende perfetto per essere proposto in aftermarket su una miriade di modelli diversi».

Immagino che avrete però anche altri progetti...

«I progetti in cantiere alla BRC sono veramente tantissimi, ma in questo momento non posso anticipare ancora nulla. Ovviamente la concretizzazione di queste tecnologie, attualmente ancora in fase di sviluppo, avverrà soltanto se ci sarà una domanda da parte del mercato. Studiare nuove soluzioni richiede grandi investimenti, per cui è necessario portare avanti solo le innovazioni che incontrano le necessità reali dei consumatori finali».

È vero che state lavoranto sugli impianti a metano per motori diesel?

«Attualmente stiamo portando avanti una sperimentazione per motori alimentati a diesel e a metano. Ma principalmente per mezzi pesanti come autobus e truck. Su questi veicoli abbiamo previsto un funzionamento a gasolio ai bassi regimi, con l'intervento del gas soltanto ad alti regimi. In questo modo siamo in grado di abbattere le emissioni, un grande vantaggio soprattutto per i mezzi pesanti che circolano in aree urbane».

E quando sarà pronta questa tecnologia?

«In realtà la tecnologia BRC diesel-metano è pronta. Resta da affrontare però tutto un discorso normativo, perché attualmente una tecnologia simile non è ancora prevista dalla legge del nostro Paese».

Il metano potrebbe diventare una soluzione ideale per abbattere le emissioni dei veicoli pesanti a gasolio
Il metano potrebbe diventare una soluzione ideale per abbattere le emissioni dei veicoli pesanti a gasolio

 

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