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Via libera in Commissione al testo di modifica del Codice della Strada, in attesa del necessario passaggio in aula alla Camera (questione di giorni, magari già la prossima settimana) e poi in Senato (calendarizzato per l’autunno): e non sono poche le novità che interessano in maniera trasversale tutti gli utenti della strada, dai ciclisti agli automobilisti, senza dimenticare i pedoni e chi va in moto.
Ricordiamo che tutte le nuove norme non sono affatto definitive e potrebbero essere modificate, rimodulate o addirittura eliminate nei prossimi passaggi in aula; circostanza che, modificando il testo partorito dalla Commissione e portato all’attenzione dei parlamentari, imporrebbe un ulteriore passaggio alla Camera prima della definitiva approvazione.
Una sorta di ping-pong tra i due rami del Parlamento, come già avvenuto nella passata legislatura al Ddl Meta, del quale sono entrate in vigore solo le norme ritenute più urgenti e quindi inserite in altri provvedimenti, ma non il pacchetto nella sua interezza.
Novità per chi va in bici, alcune già anticipate: negli incroci con semaforo strisce di arresto avanzate rispetto agli altri veicoli, distanza laterale minima di 1,5 metri dalle bici in fase di sorpasso da parte di veicoli a motore, possibilità su strade individuate dal Comune di circolare nelle corsie riservate ai trasporto pubblico e in contromano.
Conferma dell’istituzione di una nuova categoria di vie: le strade scolastiche, zone a traffico o velocità limitati o aree pedonali nei pressi degli edifici scolastici, almeno negli orari di ingresso e di uscita degli alunni; obbligo delle cinture di sicurezza sugli scuolabus, ed il casco obbligatorio (i cui requisiti tecnici non sono stati ancora specificati) in bici per i bambini fino ai 12 anni.
Inserite le definizioni di strada a basso traffico, con regole più favorevoli a pedoni, ciclisti e alla “mobilità dolce”; raddoppio delle sanzioni per chi occupa senza averne titolo lo spazio di sosta riservato ai disabili; apertura alla circolazione delle moto elettriche in autostrada e riduzione da 150 a 125 cc del limite minimo di cilindrata per la circolazione in autostrada e sulle strade extraurbane principali, solo con conducente maggiorenne.
Maggiori poteri di verifica e accertamento della sosta per gli ausiliari dei Comuni e, nelle aree loro affidate, per i dipendenti delle società di trasporto pubblico; più difficili le “multe a strascico”, quelle elevate con telecamere montate a bordo di auto di servizio che riprendono i veicoli in divieto di sosta e consentono di stilare il verbale in automatico: nel nuovo testo è precisato che è necessario utilizzare comunque il preavviso di verbale, da prassi lasciato sotto il tergicristallo.
Confermata l’eliminazione dell’obbligo di esibire patente e libretto e altri documenti consultabili per via telematica, scelta che si scontra contro il limitato accesso alle banche dati da parte della polizia locale e che non trova riscontro con quanto accade in altri Paesi europei.
Sarà possibile chiedere il duplicato di targhe deteriorate, senza dover reimmatricolare il veicolo; la validità del foglio rosa arriva ad un anno, consentendo così di sostenere fino a tre prove di esame per la patente, mentre i disabili dovranno ottenere in 20 giorni dalla Motorizzazione il collaudo dei veicoli adattati alle loro esigenze.
L’inasprimento delle multe per chi usa il cellulare mentre guida senza utilizzare il vivavoce o le cuffie verrà accompagnato dalla sospensione della patente, dalla durata minima di sette giorni, anche nel caso di prima infrazione e non, come ora, per la sua recidiva; viene poi estesa la responsabilità ai conducenti di auto, moto e ciclomotori per i trasportati in merito all’uso di cinture e casco, anche per passeggeri non minorenni.
Molto corposo il capitolo delle novità relative a settori della circolazione non principali, ma comunque influenti e che il Codice della Strada ha il compito di normare: eccoli in veloce sintesi.
Viene eliminato il divieto per i neopatentati di guidare veicoli con rapporto tara/potenza basso (istituito nel 2007), purché accompagnati da un conducente “esperto”; possibilità di rimorchi anche per i motoveicoli: uso semplificato degli stalli di sosta per i veicoli in condivisione, come il car sharing; divieto di uso del traino delle carrozze con cavalli per i servizi di piazza (come i taxi per turisti, ad iniziare dalla “botticelle“ romane), che potranno essere utilizzati solo in riserve naturali o per eventi particolari; istituito l’uso di targhe speciali per le competizioni sportive e regolato l’uso della pubblicità nelle rotatorie; messaggi di sensibilizzazione per il corretto uso degli spazi di sosta riservati a disabili, a donne in gravidanza e neomamme.
Sanzioni inasprite per chi non si ferma ai passaggi a livello, compravendita di piccoli veicoli sagricoli più semplice per chi è privo di partita IVA, nuove e più pesanti norme per il trasporto eccezionale.
Sono ora aperte le scommesse su quali di queste novità resisteranno all'esame di Camera e Senato...