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In occasione di CMove 2020, tra le aziende che hanno spiegato la propria situazione e i propri obiettivi, per il medio termine sul fronte della mobilità, anche Poste Italiane. Il grande attore nazionale non è un elemento della filiera che produce auto, ma è uno dei maggiori rappresentanti della mobilità di breve raggio. Quel noto “ultimo miglio” che tanti costruttori e politici citano, parlando di consegne, di corrieri che lavorano per ogni tipo di prodotto da recapitare.
Sulla bocca di molti privati si cita Amazon, per gli acquisti online, ma nel Bel Paese ampio ruolo istituzionalmente resta in mano alle Poste, per moltissimi tipi di consegne. De Masi spiega in video come parte di una flotta grandissima, fatta da oltre 32mila veicoli, si stia evolvendo. Gradualmente ma con una direzione chiara: ecosostenibilità, elettrificazione. Del portalettere, con le due ruote fino alla consegna pacchi con veicoli di maggiori dimensioni.
Quali sono gli obiettivi di rinnovamento di questo parco circolante attivo in tutta Italia? “Dal 2016 abbiamo veicoli ibridi e bifuel, oltre che i 330 tricicli elettrici. Quest’anno il parco cambierà ancora, per raggiungere il 17%, di veicoli elettrificati. Al 2022, il target è ridurre del 40% le emissioni CO2. Questo grazie a 1800 punti di ricarica dedicati e un change over costante”.