Claus Allgeier: «Osram rivoluziona l’illuminazione delle auto. Ecco come»

Claus Allgeier: «Osram rivoluziona l’illuminazione delle auto. Ecco come»
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Abbiamo visitato la Osram, un'azienda che sta sviluppando tecnologie Led, Oled, Laser e infrarossi destinate a rivoluzionare l’illuminazione delle auto, migliorando moltissimo la visibilità e quindi la sicurezza
5 settembre 2013

Herbrechtingen – Abbiamo avuto la possibilità di visitare uno degli stabilimenti di produzione della Osram, azienda tedesca cha da decenni si occupa dello sviluppo di tecnologie di illuminazione non solo per abitazioni ed industrie, ma anche per automobili.

 

In particolare Osram sta portando avanti con convinzione la realizzazione di nuovi sistemi altamente tecnologici destinati a rivoluzionare l’illuminazione delle auto nel prossimo futuro, migliorando moltissimo la visibilità e quindi la sicurezza. Queste tecnologie sono così raffinate da utilizzare non solo sempre più sofisticati Led, ma perfino laser con filtri al fosforo, infrarossi e innovativi Oled che sfruttano materiale organico, in particolare il carbonio, per emettere luce.

 

Di queste nuove tecnologie ne abbiamo parlato con Claus Allgeier, Vice President Business Segment Automotive Solid State Lighting di Osram.

 

Osram è un’azienda tedesca che storicamente si occupa di tecnologie per l’illuminazione. Quali dimensioni ha raggiunto oggi questa realtà industriale?
«Nel 2012 Osram ha fatturato 5,4 miliardi di euro, impiegando in tutto il mondo più di 39.000 dipendenti. Senza dubbio possiamo considerarci un’azienda che crede molto nell’innovazione, infatti investiamo il 6,3% del nostro fatturato in Ricerca&Sviluppo, che corrisponde ad una cifra davvero molto consistente. Oggi abbiamo mantenuto la nostra sede centrale a Monaco di Baviera, in Germania, ma abbiamo un quartier generale anche ad Hillsboro, negli Stati Uniti, ed uno ad Hong Kong. Abbiamo poi diverse sedi e stabilimenti sparsi in tutto il mondo, molti in Germania, Cina e Stati Uniti, ma anche in Italia, a Treviso, e in India».

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Osram ha presentato il primo prototipo di un gruppo ottico posteriore realizzato attraverso gli Oled

 

Tutti conoscono Osram per la produzione di luci e tecnologie per l’illuminazione delle abitazioni e delle industrie ma in realtà questa azienda è molto di più. Di che cosa si occupa esattamente Osram?
«Osram si occupa ancora della produzione di lampade, anche se rispetto al passato ne realizziamo di diversi tipi - alogene, a Led, fluorescenti, a incandescenza -, ma anche di supporti per lampade, ovvero di lampadari veri e propri, sia per interni che per esterni. Ci occupiamo però anche di aspetti molto più tecnologici, come della realizzazione di centraline elettroniche di controllo per sistemi di illuminazione o della messa a punto di soluzioni complesse per l’illuminazione di edifici, di eventi, spettacoli, concerti ecc. Inoltre abbiamo una divisione che si occupa dello sviluppo dell’illuminazione attraverso semiconduttori. Questa è sicuramente la parte più innovativa del nostro lavoro, che ha portato alla nascita dei Led, attualmente in continuo sviluppo, e che nel prossimo futuro porterà alla luce gli Oled e l’illuminazione Laser. Molte di queste tecnologie vengono sviluppate per il settore automotive, dove si indirizza una parte consistente del nostro impegno industriale. Per questo sono destinate a rivoluzionare il mondo dell'auto».

Il nostro obiettivo prima di tutto è quello di realizzare fari a Led per il mercato di massa. Ora infatti solo pochissimi modelli utilizzano gruppi ottici anteriori full led, ma in futuro puntiamo a sostituire le lampadine alogene

 

La parte più interessante della vostra produzione destinata all’automotive è sicuramente rappresentata dalla tecnologie Led, Oled, Laser e ad infrarossi. Cosa permetteranno di fare nel prossimo futuro?
«Il nostro obiettivo prima di tutto è quello di realizzare fari a Led per il mercato di massa. Ora infatti solo pochissimi modelli utilizzano gruppi ottici anteriori full led (Audi A8, Seat Leon, ndr), ma in futuro puntiamo a sostituire le lampadine alogene tradizionali con i più moderni led. Led e Oled inoltre ci permetteranno di creare effetti di illuminazione dinamica per esempio per gli indicatori di direzione (come avviene oggi per esempio sull’Audi R8 restyling, ndr), ma anche di rivoluzionare l’illuminazione degli interni o del quadro strumenti. Le tecnologie ad infrarossi invece permetteranno di migliorare grandemente i sistemi di assistenza alla guida e quindi la sicurezza, per esempio fornendo sistemi di visione notturna (come quelli presenti oggi sulla Mercedes Classe S), che visualizzano sui display interni ostacoli al buio altrimenti invisibili all’occhio dell’uomo. L’illuminazione laser invece consentirà di aumentare moltissimo la potenza di luce nei fari delle auto e quindi la visibilità notturna e la sicurezza».

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La tecnologia Matrix-Led prevede un gruppo ottico anteriore capace di accendere solo i diodi utili ad ottenere sempre il massimo dell'illuminazione, spegnendo quelli che andrebbero ad abbagliare gli altri utenti della strada

 

La parte più affascinante di questo lavoro di ricerca sono senza dubbio i sistemi di illuminazione Laser al fosforo (LARP – Laser Activeted Remote Phosphor). Di che cosa si tratta esattamente?
«L’illuminazione LARP (utilizzata in via sperimentale sulla BMW i8 concept, ndr) prevede un raggio laser di colore blu che, passando attraverso un filtro al fosforo, si trasforma emettendo una luce bianca. I vantaggi della luce laser sono diversi. In primo luogo il laser offre una potenza di illuminazione imbattibile ed inimmaginabile con i sistemi visti fino ad oggi, resa possibile grazie ad un’ottica che regala un output estremamente ristretto. Inoltre per emettere il fascio di luce laser è sufficiente un supporto di dimensioni molto contenute e questo aspetto è destinato a rivoluzionare il design delle auto del prossimo futuro, che potranno utilizzare gruppi ottici anteriori incredibilmente piccoli. Questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo e arriverà solo nei prossimi anni. In particolare dobbiamo ancora risolvere problemi di raffreddamento del sistema».

L’illuminazione LARP prevede un raggio laser di colore blu che, passando attraverso un filtro al fosforo, si trasforma emettendo una luce bianca

 

Come funzionano invece gli Oled?
«Gli Oled rappresentano la tecnologia di illuminazione del prossimo futuro. Un Oled è composto principalmente da materiale organico - Carbon-Hydrogen in particolare – e si presenta come un pannello luminoso ultrapiatto. Il suo spessore infatti non supera il valore di 1,4 mm e permette di avere una luce, di alta qualità, di diversi colori e consuma pochissima energia. Il suo assorbimento energetico è paragonabile a quello degli attuali Led, da cui si differenzia però per la capacità di regalare una luce molto omogenea, anche piuttosto estesa. La superficie luminosa di un Oled è inoltre flessibile quindi permette di creare direttamente effetti luminosi molto sofisticati, anche in tre dimensioni, che con i Led di possono ottenere solamente con artifici ottici, dal momento che rimangono dei diodi separati l’uno dall’altro».

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I fari adattivi della Mercedes-Benz Classe E restyling (optional) utilizzano attuatori meccanici per orientare nella maniera più efficiente il fascio di luce e per creare un cono d'ombra in corrispondenza di auto che precedono al fine di non abbagliarle

 

Molti dei vostri investimenti sono indirizzati allo sviluppo dei fari matrix-led. Come funzionano e a cosa servono?
«Stiamo studiando i fari matrix-led per l’illuminazione anteriore delle auto durante le fasi di buio, che prevedono diodi capaci di accendersi o di spegnersi singolarmente a seconda delle condizioni della strada, grazie ad una serie di complessi dati rilevati da una telecamera. In questo modo si ottiene la massima illuminazione in ogni situazione, aumentando quindi la sicurezza. Per esempio nel caso in cui si dovesse incontrare una vettura che procede nel senso opposto mentre si stanno utilizzando gli abbaglianti, il software di gestione provvede a spegnere solo quei singoli led che abbaglierebbero la vettura che procede verso di noi, mantenendo il massimo dell’illuminazione senza creare problemi di visibilità agli altri automobilisti presenti sulla carreggiata. In pratica il matrix-led crea un cono d’ombra in corrispondenza del veicolo che procede verso di noi evitando così di abbagliarlo nonostante la presenza dei fari abbaglianti». 

 

Oggi esistono già dei fari per auto adattivi capaci di adattarsi alle condizioni della strada come in futuro faranno i matrix-led?
«Assolutamente sì. La differenza con i matrix-led però è sostanziale. Mentre i matrix-led non fanno altro che spegnere i singoli diodi che andrebbe a compromettere la visibilità degli altri automobilisti accendendo quelli utili per migliorare al massimo la visibilità, i gruppi ottici adattivi di oggi utilizzano degli attuatori meccanici, che si muovono oscurando la zona di luce necessaria per non colpire le altre vetture presenti sulla strada. I gruppi ottici adattivi di oggi, presenti per esempio sulla Mercedes-Benz Classe E restyling come optional, utilizzano sia lampade tradizionali che led, e, allo stesso modo dei futuri matrix-led, si servono di telecamere e di un software di gestione per raccogliere dati in tempo reale ed elaborare la risposta coerente da inviare agli attuatori meccanici. Gli organi meccanici presenti nel gruppo ottico si muovono a seconda dei dati ricevuti dal software creando un cono d’ombra in corrispondenza di un veicolo che ci precede, o che procede in direzione opposta, o andando ad illuminare il punti meno illuminati di una curva». 

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