Class action Altroconsumo vs Fiat. Per la Casa regolari i consumi della Panda

Class action Altroconsumo vs Fiat. Per la Casa regolari i consumi della Panda
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La Casa torinese risponde su Automoto.it alle accuse dell'associazione dei consumatori, sottolineando come il dato pubblicizzato deve necessariamente essere quello stabilito in fase di omologazione
22 dicembre 2015

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FCA Italy ribadisce la piena correttezza dei dati sui consumi comunicati e la piena conformità di Panda alle prescrizioni applicabili. E' quanto riferiscono dal Lingotto ad Automoto.it, in merito alla class action avviata da Altroconsumo sui consumi reali della Panda 1.2 51 kW, che secondo test indipendenti condotti dall'associazione di consumatori sarebbero superiori del 20% rispetto al dato stabilito in sede di omologazione della vettura. 

Per Fiat però non ci sarebbe nessuna irregolarità, dal momento che i dati di consumo comunicati al pubblico sono quelli registrati in sede di omologazione presso le autorità competenti.

Se la Panda 1.2 consuma effettivamente di più come dice Altroconsumo e i consumatori dovranno essere risarciti, dunque, lo dovrà decidere il Tribunale di Torino, che sinora si è pronunciato esclusivamente sull'ammissibilità dell'azione collettiva. 

L'annuncio di Altroconsumo sui quotidiani nazionali che pubblicizza la raccolta di adesioni per la class action contro Fiat
L'annuncio di Altroconsumo sui quotidiani nazionali che pubblicizza la raccolta di adesioni per la class action contro Fiat
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L'azione di classe promossa da Altroconsumo il 3 luglio 2015 era stata dichiarata inammissibile il Tribunale di Torino, che aveva rilevato sia la correttezza dei dati sui consumi dell'autovettura rilevati in sede di omologazione, sia il difetto di qualsiasi comunicazione o diffusione da parte di FCA Italy Spa di dati su consumi ed emissioni diversi da quelli certificati in sede di omologazione.

La Corte di Appello il mese scorso ha invece ritenuto opportuno che si accertassero le cause tecniche delle divergenze fra i risultati delle prove di Altroconsumo e delle prove omologative nella prossima fase di merito del procedimento, durante la quale le parti svolgeranno in pieno contraddittorio tutte le necessarie attività istruttorie. Le cause delle divergenze tra i due dati (5,2 l/100 km il consumo omologato contro i 6,11 l/100 km rilevati da Altroconsumo) dovranno dunque essere accertate sulla base delle evidenze fornite dalle due parti. 

Da parte sua, Fiat ipotizza che le differenze tra il consumo dichiarato e quello rilevato da Altroconsumo possano essere dovute allo stato della vettura utilizzata per la prova, sulla quale non sarebbe stata fornita a Fiat alcuna informazione, nonché alle metodologie di misurazione dei consumi che sarebbero in parte diverse da quelle espressamente previste dalle disposizioni di legge seguite da FCA Italy.

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