Città senz'auto, il progetto nasce in Arabia Saudita ed è gigantesco

Città senz'auto, il progetto nasce in Arabia Saudita ed è gigantesco
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In Arabia Saudita si progetta una città lineare lunga 170 km, senza strade ed auto e con 100% di energie rinnovabili: funzionerà davvero?
2 novembre 2022

La prima reazione, appena letta la notizia, è stata come quella di Fantozzi dopo aver visto la “Corazzata Potemkin“: insomma, nel migliore dei casi una classica fake new, quando non addirittura una boiata pazzesca.

Poi però la curiosità ha preso il sopravvento ed abbiamo approfondito il discorso, scoprendo che invece è tutto vero: in Arabia Saudita, laddove ci sono ancora tanti soldi per dar corpo ai progetti più fantasiosi ed originali, stanno pensando di realizzare una città con caratteristiche uniche al mondo.

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Piccola premessa, che spiega già come ci troviamo di fronte ad un qualcosa di particolare, che per certi versi sfiora l'assurdo: l'Arabia Saudita  ospiterà i Giochi Invernali Asiatici del 2029.

Grazie al potere dei soldi, una megalopoli futuristica da 500 miliardi di dollari che diventerà il primo polo per gli sport invernali nel deserto, aperto tutto l'anno, con neve e ghiaccio a disposizione dei super-ricchi di tutto il mondo in luoghi dove le temperature in estate si avvicinano pericolosamente ai 50 gradi all'ombra!

E proprio qui, sfidando ogni convenzione ed anche la ragione, che il principe ereditario Mohammed bin Salman vuole costruire The Line, due giganteschi grattacieli paralleli ricoperti di specchi che si estenderanno per oltre 170 chilometri su un terreno montuoso e desertico; un sogno di onnipotenza, forse, più forte dei dubbi sulla fattibilità del progetto avanzati da ingegneri ed architetti (per non parlare degli esperti di finanza...).

The Line si annuncia già dal nome come una città lineare, che su una superficie di soli 34 chilometri quadrati sarà abitata da oltre nove milioni di persone, fondendosi con il panorama circostante grazie alla facciata a specchio; e soprattutto, grazie all'impronta infrastrutturale ridotta, non avrà strade, automobili o emissioni, funzionando con il 100% di energia rinnovabile; una città costruita per dare priorità alla salute e al benessere rispetto ai trasporti e alle infrastrutture.

La città sarà larga solo 200 metri ma lunga ben 170 chilometri; a 500 metri sul livello del mare, offrirà un clima ideale tutto l'anno; una metropoli a zero emissioni di carbonio, grazie all'eliminazione delle infrastrutture ad alta intensità come automobili e strade e che utilizzerà per i servizi al 100% energia rinnovabile, comprese le attività delle sue industrie, mentre un treno ad alta velocità offrirà ai residenti il trasporto end-to-end in soli venti minuti. 

Tutto il necessario per la vita quotidiana sarà accessibile in cinque minuti a piedi; i servizi automatizzati saranno alimentati dall'intelligenza artificiale; il tempo di lavoro ridotto per via dell'azzeramento o quasi dei tempi di spostamento casa-ufficio, renderà disponibile una maggiore quantità di tempo libero; l'assenza di spese fisse per l'auto (assicurazione, carburante e parcheggi) porterà i residenti a disporre di redditi più elevati, mentre gli spazi verdi ovunque disponibili miglioreranno il comfort per chi vive, lavora e visita la città.

«The Line affronterà le sfide che l'umanità deve affrontare oggi nella vita urbana e farà luce su modi di vivere alternativi - ha detto Mohammed bin Salman, principe ereditario dell'Arabia Saudita e presidente del consiglio di amministrazione della società Neom - Non possiamo ignorare la vivibilità e le crisi ambientali che affliggono le città del nostro mondo e Neom è in prima linea nel fornire soluzioni nuove e fantasiose per affrontare questi problemi. L'idea di stratificare le funzioni della città verticalmente dando alle persone la possibilità di muoversi senza soluzione di continuità in tre dimensioni, su, giù o attraverso, per accedervi è un concetto che chiamiamo Zero Gravity Urbanism».

L'aspirazione a creare la città perfetta è una delle attività che segnano trasversalmente il genere umano: sul solco delle utupie incarnate dalla Kallipolis di Platone, passando per la Città del Sole di Tommaso Campanella e senza dimenticare la Città Ideale attribuita a Leon Battista Alberti, ed in tempi a noi più prossimi la Brasilia immaginata da Oscar Niemeyer, nell'impresa si cimenta ora con molte ambizioni Mohammed bin Salman. 

Se sboccerà il fiore nel deserto, lo sapremo nel giro di pochi anni. 

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