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La Trento Bondone è una gara difficile, mette a dura prova i piloti, le macchine ma anche i meccanici sotto ogni punto di vista, fisico, mentale e tecnico.
Una corsa a cui bisogna portare grande rispetto, insomma, ed in cui non bisogna dare nulla per scontato, nemmeno una cinghia dell'alternatore che fa girare anche la pompa del servosterzo idraulico: il classico pezzo da quattro soldi che se si rompe rende inutilizzabile la macchina. Il problema sapete qual è? Che solitamente non si rompe mai.
Ed invece un problema al sensore della temperatura del turbo non solo ci ha privato di un tempo eccellente nella seconda prova libera di giornata - visto e considerato che gli ultimi sei km di salita li ho fatti con potenza limitata dalla centralina - ma ha fatto alzare a dismisura le temperature sotto al cofano portando alla fusione alcuni elementi circostanti, tra cui quelli legati al servosterzo.
Una cosa da poco, direte voi, si può guidare anche senza. Ed invece lo sterzo racing sviluppato dal reparto corse del Gruppo PSA nasce ovviamente per lavorare con la servoassistenza attiva rendendo impossibile girare lo sterzo alle basse velocità.
Fortuna che la C3 Max ha dei bravi meccanici attorno a lei: l'hanno smontata per tutta la notte, l'hanno pulita, sistemata, hanno elaborato alla morsa alcuni pezzi e (forse) ora siamo pronti per incolonnarci e prendere il via alla corsa più attesa dell'anno.
Il lavoro frenetico è andato avanti tutta la notte, con un'occhio all'Italia sull'iPad e l'altro a mettere una pezza a questa situazione impossibile: eccezionale il supporto del paddock che ci ha aiutato, ognuno con la sua idea, ma alla fine ci siamo. Si parte.
Diretta Facebook Live verso le 13.30. Stay tuned!