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Altroconsumo ha avviato una class action contro Stellantis N.V. e Groupe PSA Italia per ottenere giustizia per oltre 170.000 automobilisti danneggiati da airbag difettosi installati nei modelli Citroën C3 e DS3, prodotti tra il 2009 e il 2019. Gli airbag, forniti dalla Takata, sono noti per un difetto che può causare esplosioni improvvise, mettendo a rischio la sicurezza dei passeggeri. Nonostante la gravità della situazione, le case automobilistiche non avrebbero intrapreso campagne di richiamo efficaci né adottato soluzioni tempestive.
La denuncia presentata al Tribunale di Torino, con un’udienza fissata per febbraio, mira a ottenere un risarcimento patrimoniale pari a 17,24 euro per ogni giorno di ritardo nella sostituzione dell’airbag, equivalente al costo medio di noleggio di un’auto di piccole dimensioni. A questa cifra si aggiungono 1.500 euro per i danni non patrimoniali subiti da ogni automobilista. La richiesta complessiva potrebbe ammontare a 517,20 euro al mese per ogni cliente coinvolto.
Secondo Altroconsumo, i proprietari di 154.482 Citroën C3 e 18.846 DS3 sono rimasti senza auto o hanno dovuto affrontare costose riparazioni a causa delle inefficienze nella gestione del problema. La situazione è stata definita "intollerabile" dall’associazione, che ha raccolto numerosi reclami da automobilisti esasperati.
Il caso degli airbag Takata ha già avuto un impatto globale, ma in Italia la questione sembra particolarmente critica per l’assenza di azioni risolutive. Altroconsumo si propone di rappresentare i cittadini danneggiati, offrendo supporto legale per ottenere giustizia e risarcimenti adeguati. La class action rappresenta un passo importante per affermare i diritti dei consumatori e chiedere alle aziende di assumersi le proprie responsabilità.