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San Marino, 29 Giugno. Ecco, ci siamo dentro. San Marino. “Giro di boa” e quinta prova del Campionato Italiano Rally. Dopo quattro Prove mitiche e asfaltate, ecco il primo appuntamento con il Rally nella sua forma originale, sulla terra. È anche un appuntamento di lustro, rifinito e scintillante, diremmo solare, con il Rally che all’Italiano da quella necessaria connotazione di completezza della disciplina nel nostro Paese. Venerdì corto e sabato lungo e complicato, Rally difficile e guerra aperta tra i “terraioli”, gli specialisti, e gli “asfaltisti” che molti vogliono in difesa. Non è così. San Marino non è solo una circostanza di passaggio, è una delle chiavi dell’Italiano e il risultato va cercato sempre, in ogni caso. Tredici Prove Speciali, un chilometraggio ridotto secondo i dettami del regolamento, ma un Rally da prendere con le pinze. Programma corto e un po’ caotico il venerdì, che si presenta con un po’, forse troppo, asfalto, e la passerella serale di Riccione, e sfida aperta il sabato, giornata clou del confronto.
Andreucci e Andreussi portano la Peugeot 208 T16 ufficiale al vernissage sulla terra forti di un cospicuo vantaggio in classifica di Campionato, 25 punti che sono la risultante della perfetta prima parte di stagione sugli asfalti vittoriosi di Ciocco, Sanremo e Elba e al Targa del secondo posto. Preso singolarmente, tuttavia, il San Marino è tutta un’altra storia…
Paolo Andreucci ha sempre un tono quasi scaramantico quando parla di San Marino.
Paolo Andreucci. “Sì, San Marino. Finalmente. Più che scaramantico, realista. Noi a San Marino non è che siamo andati sempre molto bene, per cui il “tono” è opportuno. C’è da dire che il Rally è molto bello e ci piace. Molto anche se lo affrontiamo con i piedi di piombo. È un Rally che ha una bella storia, belle strade, e che ogni anno cerca di migliorarsi. Così sembra che sarà quest’anno. C’era una Prova che non ci piaceva troppo, a nessuno, che era un po’ troppo complicata, l’hanno cambiata. L’anno scorso, poi, è stata un’edizione di “fuoristrada fuori programma”, diciamo un po’ “movimentata”. Insomma, da quello che abbiamo visto durante le ricognizioni, la caratteristica che salta agli occhi è che potrebbe e essere un San Marino più “vero”!”
Attacco o difesa, o “conservazione dell’energia”?
PA. “Beh, noi arriviamo al San Marino messi molto bene, parlo della classifica di Campionato, e portiamo qualche novità tecnica. Cose di piccolo conto, ammortizzatori soprattutto, che parlano più che altro dell’affinamento continuo a cui FPF Racing sottopone la nostra 208 T16. Tra punti di vantaggio e miglioramento della Macchina potremmo dire che siamo nelle condizioni di poter “amministrare” agevolmente il vantaggio di posizione… “
Ma?
PA. Ecco, “ma”. Non sappiamo esattamente dove sono gli altri, soprattutto gli Attaccanti della Terra che arrivano qui con le armi affilate e il coltello tra i denti. Anche questo è argomento di curiosità e di novità, un po’ per tutti, e poi c’è sempre il fatto svantaggioso e scomodo, per noi, di partire per primi. Detto tutto questo, se doveste chiedermi se ci accontenteremmo di un piazzamento, probabilmente risponderemmo di sì, ma naturalmente le gare son gare e difficilmente partiamo con i piani fatti e la sicurezza del conto in banca. È chiaro che ci piace sempre partire per ottenere il massimo. Sappiamo già che sarà probabilmente la gara più dura tra quelle disputate sino a questo punto del Campionato.”
I conti con l’oste?
PA. “Sappiamo solo che gli avversari sono in forma. Quelli bravi sulla terra lo saranno ancor di più e saranno caricati, giustamente motivati. Ci sono anche i partecipanti al Trofeo Terra, e data la natura del contesto non è escluso che si debba assistere a qualche exploit.”
Spettacolo?
PA. “Molto. San Marino è un appuntamento principe con lo spettacolo. Le prove sono tutte molto belle, tecnicamente ideali per enfatizzare le diverse caratteristiche di guida, e in ogni caso l’”effetto polvere” è l’enzima ideale per scatenare l’entusiasmo. La cornice ambientale, beh, la conoscete!”
Gomme?
PA. “Il San Marino è certamente un Rally molto “selettivo” anche per i pneumatici. Questo è dovuto in larga parte alle caratteristiche del suolo. In superficie infatti, è perlopiù un fine strato di ghiaino, all’inizio livellato e liscio, ma sotto, e nei passaggi successivi soprattutto, è terreno duro, anche dei peggiori con sassi e insidie che consigliano di stare molto attenti alle forature.”
In generale, c’è da prendere qualche precauzione particolare?
PA. “In generale bisogna sempre prendere il massimo delle precauzioni. Sbagliare anche di poco è sempre un effetto cruciale, anche in tre giorni di gara perfetta all’attacco. Quindi sempre massima attenzione. A San Marino, dopo tanto asfalto e vista la particolare situazione, bisogna focalizzare bene gli obiettivi e sincronizzarli con le caratteristiche specifiche della Corsa in una modalità che definiremmo di “attenzione”. bisogna, insomma, inserire il chip terra…”
E dai!