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Al Rally del Ciocco e della Valle del Serchio, prima tappa valida per il Campionato Italiano Rally, abbiamo incontrato Umberto Scandola, pilota del Team Skoda Italia, considerato uno dei favoriti per ottenere il titolo 2013 che però non ha raccolto i risultati sperati nella prima gara di quest'anno.
Umberto Scandola ci potresti fare una piccola analisi spassionata del tuo inizio di Campionato?
«Sicuramente non sarà un Campionato facile, perché ci sono Piloti forti e con macchine altrettanto performanti. Noi non siamo da meno, anzi, secondo me la nostra macchina è la migliore, anche se in questa prima occasione non siamo riusciti a dimostrarlo con i tempi. Naturalmente il Campionato è lungo, e una volta capito cosa non ha funzionato al Ciocco, parlo dell’assetto e degli errori di guida che ho fatto io, sono sicuro che potremo mettere fruttuosamente in pratica gli insegnamenti della prova d’apertura nelle gare successive».
Quali sono i motivi, l’avete capito?
«Dopo i test sull’acqua pensavamo di essere pronti, invece al Ciocco non siamo stati così veloci, anche perché all’inizio abbiamo girato con l’asciutto. Per contro abbiamo provato poco, prima della gara, sui terreni asciutti, e quindi non eravamo al massimo neanche lì. Insomma, ci siamo trovati un po’ spiazzati».
E com’è il Rally del Ciocco e Val di Serchio?
«Sostanzialmente è una gara molto lunga e insidiosa. In più abbiamo trovato concentrate in un week end tutte le possibili condizioni meteo e di terreno. In compenso può e deve essere considerata, proprio per questo, una gara molto completa, e utile per trovare il feeling necessario tra guida, assetto, gomme. Lavoriamo di set up. È chiaro che la prospettiva è sempre quella di cercare di vincere l’Italiano».