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Castelvecchio Pascoli, 18 Dicembre. È ormai notte. Il Ciocco è illuminato dalla luna piena e dalla Valle rientra l’eco delle ultime vetture in corsa sulla super speciale in notturna. Sullo sfondo il duomo di Barga, sulla cui facciata è proiettata la natività di Luca della Robbia. La serata è suggestiva, la giornata è stata tiepida e solare, e ora il chiarore della luna stende sulla Corsa di Valerio Barsella e “Icio” Perissinot l’atmosfera del Natale imminente, qui visto come occasione perfetta per far di un Rally un momento di empatia tra gli elementi (anche umani). Siamo a metà gara, poco più, e c’è già tutto. Il rispetto dei pronostici, per esempio, e il loro rigetto, il piccolo colpo di scena che cambia le carte in tavola.
Al comando dopo 7 prove speciali, delle 13 in programma, Paolo e Tommaso Ciuffi, secondo è Michelini, che corre con Perna, terzo Perico insieme a Turati. Non si sa ancora bene chi guida la Fabia leader (sul podio di metà Ciocchetto solo Skoda). Si dice Tommaso, ma qualcuno ribatte il “vecchio” Paolo, il recordman del Piccolo Ciocco tutto dentro la Tenuta, stradine terribili per evidenze di grande classe e impietose prove di inesperienza. Dei tre sul podio di mezzanotte solo Perico non ha mai vinto il Ciocchetto. Ci terrebbe. In fondo il bergamasco, che resta il riferimento di generazioni di coiffeur, è soltanto a sette secondi, e al Ciocco ha già dato prova di classe seconda a nessuno.
C’è gara in famiglia e in casa, in trent’anni della “garetta” ispirata da Guelfo c’è stata una bella evoluzione. Prima era solo Andrea Marcucci, il figlio, poi è arrivato Luigi, il nipote, infine anche Francesco. Quest’ultimo è out per una frizione massacrata, Babbo e primogenito se le suonano, avanti uno poi avanti l’altro.
Il colpo di scena? Sì, non tanto per le caratteristiche del caso quanto per la caratura del protagonista assoluto. Sì, Paolo Andreucci, al cui fianco siede Navigator Bimbi, è il primo degli (auto) esclusi. Una botta sul davanti, radiatore forato dal paraurti sbriciolato. Stop. Niente da fare. Domenica riparte, peccato, pazienza, non fosse Natale quasi ci starebbe una discreta imprecazione, che l’asso di Castelnuovo di Garfagnana trattiene ridendo. Non c’è la migliore sintonia tra Andreucci e il Ciocchetto, ma il ragazzo è ancora giovane, può rifarsi.
Domenica finisce la trentesima edizione. Per celebrare il vincitore di… domani gran parte di vincitori di ieri, dall’albo d’oro alla piazzetta del Ciocco. Che buon Natale!
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