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Sono passati 30 anni da quando fu introdotto in Italia l'obbligo delle cinture di sicurezza. Gli automobilisti italiani iniziarono a doverle allacciare il 26 aprile 1988.
La legge 111 fu pubblicata in Gazzetta Ufficiale l'11 aprile e introduceva anche nel nostro Paese l'obbligo di installare e di usare le cinture di sicurezza di tipo omologato già in vigore altrove.
L'obbligo divenne effettivamente tale per tutti però solo 18 mesi dopo: l'applicazione del decreto attuativo lasciò allora infatti un anno di tempo per adeguare tutte le auto immatricolate dopo l'1 gennaio 1978 e un anno e mezzo per quelle immatricolate precedentemente, scadenze fissate dall'allora Ministro dei Trasporti Giorgio Santuz.
La maggior parte delle vetture circolanti in Italia sino ad allora, infatti, ne era sprovvista. Moltissime vetture, negli anni a seguire, continuarono però a circolare senza cinture posteriori, perché furono installate dalla quasi totalità degli automobilisti solo per i passeggeri anteriori. La legge 111/1988, infatti, posticipava di due anni dall'entrata in vigore l'installazione delle cinture sui sedili posteriori.
L'equivoco fu chiarito da una direttiva europea del 2006, recepita all'articolo 172 del nostro Codice della Strada che oggi punisce chi trasgredisce con una sanzione da 80 euro a 323 euro e alla decurtazione di 5 punti patente chiunque non indossi la cintura, guidatore o passeggero, anteriore o posteriore che sia. Il loro uso è salito dal 30% degli automobilisti italiani al 70% proprio in seguito all'introduzione della patente a punti nel 2003.