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Il guidatore è responsabile dei danni subiti dai passeggeri che non indossano le cinture di sicurezza. A dirlo è la Corte di Cassazione che con l'ordinanza 2531 del 30 gennaio 2019 conferma l'orientamento già espresso nel 2004 e nel 2017. Già nel 2004, infatti, la Corte di Cassazione civile (sezione III, 11.3.2004, n. 4993) stabilì che il conducente di un autoveicolo "non può porre o tenere in circolazione lo stesso, se si è reso conto che qualcuno dei trasportati non si conforma alle regole stabilite dalla normativa sulla circolazione stradale. Il conducente rimane pur sempre colui che rende possibile la circolazione del veicolo con a bordo il trasportato, e quindi, sotto un profilo di normale diligenza, ha l'obbligo di fare effettuare detta circolazione in sicurezza e nel rispetto delle norme."
Anche nel 2017 la conferma: "Il conducente di un veicolo è tenuto, in base alle regole della comune diligenza e prudenza, ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza e, in caso di sua renitenza, anche a rifiutarne il trasporto o ad omettere l’intrapresa della marcia. Ciò a prescindere dall’obbligo e dalla sanzione di chi deve fare uso della detta cintura." (Corte di Cassazione – sez. quarta penale – sentenza nr. 11429 del 9 febbraio – 9 marzo 2017)
Oltre alla responsabilità civile in caso di incidente del conducente, il passeggero maggiorenne che non indossa la cintura può incorrere in una multa di 83 euro mentre nel caso in cui sia un minorenne a non indossarla e non c'è altra persona a vigilare su di essa oltre agli 83 euro di sanzione vengono comminati al conducente anche 5 punti di patente ed in caso di recidiva il ritiro della stessa da 15 giorni a 2 mesi.