Cina: la crisi dell'auto è già finita

Cina: la crisi dell'auto è già finita
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I dati di vendita del mese di giugno hanno il segno + davanti e le stime per l'intero 2020 parlano di un -11 per cento, un valore negativo ma comunque non così tanto come era stato previsto nei mesi scorsi
27 luglio 2020

Dopo il tracollo dei primi mesi dell'anno dovuto allo stop pressoché totale delle attività umane in gran parte del Paese che tutti ricordiamo, l'industria automobilistica cinese - una delle più colpite in tutto il mondo - sta mostrando segnali evidenti di una netta ripresa.

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Senza voler esultare troppo rumorosamente, considerato anche che nelle ultime ore si parla sempre più insistentemente della terza ondata di contagi in molte parti della Cina, le principali Case locali portano comunque a casa un bel risultato, con le vendite che nel mese di giugno hanno superato 1,65 milioni di unità, pari a un aumento del 2,9 percento rispetto a maggio. Si è trattato del quarto mese consecutivo di aumenti delle vendite su base mensile. Nella prima metà dell’anno, le vendite al dettaglio di autovetture erano invece scese del 22,5 percento rispetto all’anno precedente, arrivando a 7,7 milioni di unità.

Secondo le previsioni - sempre salvo imprevisti sul fronte sanitario - nella seconda metà dell'anno le vendite continueranno a crescere, soprattutto per quanto riguarda i modelli di fascia media e alta, registrando un dato annuale definitivo del -11 per cento, sempre negativo, certo, ma assai meno delle previsioni fatte nei mesi scorsi.

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