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E' stato inaugurato martedì 23 ottobre, in Cina, il ponte sul mare più lungo al mondo denominato "Hong Kong-Zhuhai-Macao", una struttura costata quasi 20 miliardi di euro. Al taglio del nastro ha partecipato il presidente Xi Jinping dalla città di Zhuhai, nel Guangdong, insieme a Carrie Lam, chief executive dell'ex colonia britannica.
L'obbiettivo del progetto è ridurre i tempi di percorrenza tra le tre importanti città costiere ma i ritardi nella sua costruzione, gli alti costi di manutenzione e l’impatto ambientale sull'ecosistema marino, hanno sollevato diversi dubbi in merito all'effettivo beneficio dell'opera.
Tuttavia, prima della costruzione del ponte, per effettuare un viaggio in auto da Zhuhai a Hong Kong erano necessarie circa 4 ore, ora dovrebbero bastare 30 minuti.
Travel time along the Hong Kong-Zhuhai-Macao bridge has been shortened from the usual 4 hours around the delta to a mere 30 minutes through the new and improved bridge hence making a positive impact on the transport system#CCCCDidIt pic.twitter.com/lZqL9aql0M
— CCCC SGR Head Office (@SGRHeadOffice) 23 ottobre 2018
Il ponte attraversa per circa 30 km il Delta del Fiume delle Perle e, in direzione Hong Kong, si inabissa per quasi 7 km per rendere possibile l’attraversamento delle numerose navi cargo che ogni giorno attraversano la baia, centro nevralgico del commercio dell'area.
Il tratto sottomarino è un capolavoro di ingegneria e ha richiesto diversi anni di lavoro oltre che la costruzione di due isole artificiali in corrispondendenza dell'imbocco del tunnel mentre, più di 400 tonnellate di acciaio, assicureranno la solidità della struttura.
Il passaggio sul ponte sarà consentito solamente dopo avere ricevuto un permesso, basato sulla disponibilità giornaliera di transiti effettuabili nella baia e sarà soggetto al pagamento di un pedaggio.
Secondo le stime del governo cinese, il ponte dovrebbe contribuire all’economia della baia per circa 1.200 miliardi di euro e ha un importante valore simbolico per la Cina: da un lato serve a dimostrare le capacità costruttive ed economiche del paese e dall’altro ad affermare il suo controllo su Hong Kong.