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In Cina, rispetto ai nostri parametri, ogni cosa diventa si ingigantisce e diventa enorme: prendiamo i numeri legati al mondo dell’auto, per il quale si calcola siano oltre quaranta milioni i lavoratori a vario titolo coinvolti, capaci di generare un fatturato complessivo di circa mille miliardi di dollari (!), che corrispondono al 10% del PIL cinese, cifra mostruosa anch’essa.
Logico quindi che un ritorno all’attività del comparto automotive sia motivo di sicurezza e tranquillità anche per il governanti del Celeste Impero, che guardano al superamento della crisi da virus come la premessa indispensabile per proseguire nella crescita ulteriore del colosso asiatico.
Ebbene, le notizie che arrivano sono confortanti: in quello che tutto il mondo identifica come il primo focolaio della pandemia, la città di Wuhan, molti dealer hanno ripreso le consegne di nuove vetture, dopo la riapertura ufficiale delle concessionarie consentita da inizio aprile.
A monte, ovviamente, ci sono le industrie che hanno ripreso a produrre componenti ed assemblare veicoli, mentre le concessionarie rappresentano l’anello finale di una filiera che guarda ormai alla seconda metà dell’anno con la speranza di tornare ai livelli di vendita pre-corona, grazie anche al sostegno del Governo centrale che ha annunciato il prolungamento di sussidi ed agevolazioni fiscali per i nuovi veicoli green, elettrici o ibridi plug-in, per altri due anni. e delle amministrazioni locali.
A questo pacchetto si aggiungono anche i sussidi a livello locale, con diverse province e città che incoraggiano l’acquisto con ulteriori contributi fino a 1.500 dollari per veicolo.
La richiesta di nuove auto potrebbe essere sostenuta anche dal desiderio di molti cinesi di evitare gli spostamenti con veicoli pubblici, ritenuti ancora non del tutto sicuri.
Le modalità di accesso agli show room sono ovviamente riviste rispetto al passato: per entrare in concessionaria, infatti, è necessario “autenticarsi“ attraverso la app che segnala con il Codice Verde il via libera all'ingresso, farsi misurare la temperatura ed indossare mascherina e guanti.
Cambiano anche le richieste dei clienti: tra le dotazioni delle nuove auto, la più richiesta è il G-Clean, il sistema di santificazione e purificazione dell'aria intelligente (IAPS), ritenuto al momenti il migliore in funzione anti-coronavirus ed ormai disponibile di serie nella maggioranza dei veicoli.