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Se n’è andato alla veneranda età di 93 anni Andrea Camilleri, lo scrittore contemporaneo italiano oggi più conosciuto nel mondo. Era stato ricoverato d’urgenza un mese esatto fa all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove lo scrittore siciliano risiedeva dagli anni ‘40, già in gravi condizioni per via di un arresto cardiaco. Oggi la notizia del decesso.
Camilleri è stato sceneggiatore, regista, drammaturgo, attore, speaker radiofonico e insegnante di recitazione, ma gran parte della sua fama più recente è dovuta alla sua instancabile attività di romanziere, che con la fortunatissima collana incentrata sul personaggio del “Commissario Montalbano” ha creato un fenomeno mondiale dal quale è nata la celebre serie TV trasmessa in oltre 20 Paesi.
Di recente aveva affidato le memorie della sua giovinezza a “La Casina di campagna”, una serie di racconti dedicati alla villa del nonno materno che Camilleri frequentava da bambino. «Ricordo che nella cantina c'era, montata su dei cavalletti, una vecchia automobile Scat, la Società Ceirano Automobili Torino, quella che diventerà la moderna Fiat, ed io vi salivo per giocare. L' auto non aveva manco le ruote ma lì diventavo Nuvolari», aveva ricordato qualche anno fa, prima di immortalare quel ricordo in un passo dell’opera che riportiamo integralmente di seguito.
«Nel magazzino c'era un'altra meraviglia, la vecchia automobile di marca Scat, senza più ruote, poggiava su trespoli. Non aveva importanza, ci ho vinto le millemiglia lo stesso, ho battuto Nuvolari. Trasformata in biga (facile: aprivo il soffietto, mettevo una testa di cavallo impagliata sul radiatore), ecco che mi faceva incoronare d'alloro in quelle corse che facevano i romani».