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Uber potrebbe chiudere i battenti in Italia a causa del conflitto con taxisti e noleggiatori Ncc, che vede questi anteporsi a UB per motivi concorrenziali. Stando a quanto riportato dalla stessa struttura, durante lo scorso 7 aprile, c’è stato il ricorso all’ordinanza che richiedeva la sospensione dei servizi di mobilità.
Il 5 maggio si è tornati in aula, nel tribunale di Roma, dove gli avvocati della multinazionale hanno esposto le argomentazioni difensiva di fronte al collegio composto da 3 giudici. Inoltre, questi hanno ascoltato anche gli avvocati della controparte, quelli di Altroconsumo e quelli dell’Autorità Garante della Concorrenza.
È attesa entro poche settimane una comunicazione da parte del tribunale, con la massima fiducia in quello che sarà l’operato della magistratura. Anche se i vertici della società si ritengono infastiditi dal fatto che, come spesso accade, sia proprio la magistratura a dover prendere in carico il lavoro che spetterebbe alla politica.