Chi usa gli ADAS rischia di più? Le critiche di una nuova ricerca

Chi usa gli ADAS rischia di più? Le critiche di una nuova ricerca
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Uno studio evidenzia come alcuni sistemi di guida assistita possano aumentare il rischio di incidenti, soprattutto quelli pensati per il comfort.
14 febbraio 2025

I sistemi di assistenza alla guida avanzata (ADAS) sono sempre più diffusi nelle auto moderne, con l’obiettivo dichiarato di migliorare la sicurezza stradale e ridurre il numero di incidenti. Tuttavia, un recente studio pubblicato su Transportation Research Interdisciplinary Perspectives solleva seri dubbi sull’effettiva efficacia di queste tecnologie, evidenziando come alcuni dispositivi possano addirittura peggiorare la sicurezza alla guida.

Lo studio suddivide i sistemi ADAS in due categorie principali: quelli progettati per migliorare la sicurezza e quelli che invece puntano sul comfort di guida. I dati raccolti mostrano che tecnologie come il Lane Keeping Assist (LKA), il Driver Monitoring System (DMS) e la frenata automatica di emergenza (AEB) riducono il tasso di incidenti rispettivamente del 19,1%, 14% e 10,7%.

Al contrario, sistemi orientati al comfort come il cruise control adattivo (ACC) e il cruise control tradizionale (CC) sono stati associati a un aumento del rischio di incidenti, rispettivamente dell’8% e del 12%.

Uno dei problemi principali evidenziati riguarda la tendenza dei conducenti a diventare meno vigili quando utilizzano sistemi di assistenza alla guida che non richiedono interventi immediati. Ad esempio, il cruise control adattivo aiuta a mantenere la distanza dal veicolo che precede, ma non è progettato per riconoscere ostacoli fermi o veicoli molto lenti. Questo porta molti conducenti a fidarsi eccessivamente della tecnologia, riducendo l’attenzione alla strada e aumentando il rischio di incidenti.

Lo studio sottolinea come, nella maggior parte dei casi, il problema non sia la tecnologia in sé, ma l’uso improprio che ne fanno gli automobilisti, spesso indotti in errore dalla falsa percezione che l’auto possa gestire la guida in autonomia.

Per comprendere meglio il loro impatto, i ricercatori hanno suddiviso i sistemi di assistenza in quattro categorie:

  1. Sistemi informativi – Forniscono solo informazioni al conducente (es. navigatore).
  2. Sistemi di avviso – Avvertono il conducente senza intervenire attivamente (es. rilevamento collisioni).
  3. Sistemi di intervento – Prendono il controllo del veicolo solo in caso di emergenza (es. frenata automatica).
  4. Sistemi di comfort – Controllano il veicolo in condizioni normali senza necessità di emergenza (es. cruise control).

I risultati evidenziano che mentre i sistemi di intervento riducono i rischi, quelli di comfort tendono a peggiorare la situazione, favorendo la distrazione del conducente.

Questo studio si inserisce in un dibattito sempre più acceso sul ruolo della tecnologia nell’automotive e sulla strada verso la guida autonoma. Molti esperti sostengono che i costruttori debbano migliorare la progettazione dei sistemi ADAS per renderli più intuitivi e meno soggetti a errori di interpretazione da parte dei conducenti.

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