Chi ha dato la patente a Balotelli?

Chi ha dato la patente a Balotelli?
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Michele Gussago, istruttore di guida del sempre più chiacchierato calciatore italiano, ricorda i giorni in cui Balotelli era impegnato a prendere la patente di guida e dichiara: «Se guidassi come lui mi sarei già schiantato»
11 aprile 2012

Mario Balotelli è senza dubbio uno dei calciatori più chiacchierati del mondo del calcio e non solo per le sue doti agonistiche. Spesso, o forse anche troppo spesso, finisce sui giornali o sulle copertine di riviste scandalistiche non per i suoi meriti sportivi ma perché viene immortalato dai fotografi mentre compie un’infrazione al volante di una supercar o mentre viene multato dagli agenti di polizia.

Spesso viene quindi da chiedersi chi possa aver conferito la patente ad un automobilista cosi particolare come il giovane Balotelli. Viene spontaneo domandarselo di fronte alle numerose multe e agli incidenti causati sulle strade italiane e inglesi nell'ultimo periodo.

Poco tempo fa il calciatore ha commesso tre infrazioni in un solo giorno a Piacenza, per guida senza patente, sosta in zona vietata e ZTL. In Inghilterra i giornali scandalistici hanno calcolato che Balotelli ha accumulato multe per un valore pari a circa 12.000 euro, un importo peraltro in costante e vertiginoso aumento.

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Il suo istruttore di guida però, Michele Gussago, difende il comportamento dell’esuberante calciatore: «Come pilota e come uomo, io di lui non posso che parlar bene, è altruista e gentile. Mi pagava pure la benzina quando facevamo le guide. È anche un ottimo pilota».

In effetti, Mario Balotelli, in arte SuperMario non ha collezionato un gran numero di incidenti. La sua specialità sembra essere piuttosto quella di accumulare un gran numero di multe. Gussago aggiunge: «Se io guidassi veloce come lui, mi sarei già schiantato. Per fortuna io ho una Punto e lui ha una Lamborghini. Anzi, forse ora ha una macchina diversa: le cambia spesso, quasi come il numero di telefono o di fidanzate al seguito.»

L’istruttore di guida inoltre racconta che la mattina del 12 agosto 2008, appena divenuto diciottenne e diventato italiano a tutti gli effetti, voleva già prendere la patente. Diceva che avrebbe voluto metterci poco tempo e in effetti, studiando da auto-didatta, Balotelli è riuscito a superare la teoria entro i primi di dicembre.

Gussago ha dichiarato che ha dovuto “educare alla guida su strada” l’ex calciatore dell’Inter, ma non ha dovuto insegnarli effettivamente a guidare dal momento che già alla prima guida era in grado di condurre tranquillamente un’automobile. 

 

Balotelli però, dopo solo un anno dal conseguimento della licenza di guida, si trovava già senza punti patente e si è trovato così nella situazione di dover chiamare l’amico istruttore per effettuare la revisione. Gussago ricorda così quel giorno: «Era il 29 settembre 2009. Partita fondamentale di Champions League, dove Mario fu espulso. Quando rientrai trovai una ventina di sue chiamate: era nell'occhio del ciclone, ma pensava alla patente». 

 

L’istruttore conclude così: «In seguito scoprì come, pagando il doppio, avrebbe potuto evitare di vedersi tolti dei punti. Il suo difetto? Prende tutto per gioco».

 

Fonte: Scuolaguida.it

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