Chi era Joseph Gilles Henri Villeneuve

Chi era Joseph Gilles Henri Villeneuve
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A scoprirlo, nel 1977, fu la McLaren ma Enzo Ferrari si innamorò a tal punto di lui da portarlo in Ferrari nel 1978 nonostante un'esperienza di soli due GP. Morì nel GP del Belgio del 1982
7 maggio 2012

Conosciuto come Gilles ma registrato all'anagrafe canadese come Joseph Gilles Henri Villeneuve è nato il 18 gennaio 1950 ed è scomparso tragicamente in Belgio l'8 maggio 1982.

 

Appassionato di automobili sin dai primi anni di vita, anche se prima di approdare alle monoposto era pilota di motoslitte, Gilles vince nel 1976 il campionato di Formula Atlantic canadese ed americano; un anno più tardi la McLaren lo fa esordire in F1 nel GP di Gran Bretagna 1977.

 
La classe del piccolo canadese viene subito notata da Enzo Ferrari, che lo ingaggia per le ultime due gare stagionali (Mosport Park, Canada e Fuji, Giappone) in sostituzione di Niki Lauda. In "casa" Villeneuve arriva dodicesimo mentre in Giappone il pilota è costretto al ritiro: nonostante le critiche dovute alla guida funambolica Ferrari sceglie di confermarlo affiancandolo a Carlos Reutmann per la stagione 1978. 

L'Aviatore

Etichettato simpaticamente come l'Aviatore, proprio in virtù della guida spericolata, nella stagione che si può considerare di vero debutto in Ferrari vince nel GP di Montréal l'8 ottobre del 1978, di fronte ad un pubblico in delirio. 
 
Pubblico che già l'anno successivo (1979) si ritroverà sempre più contagiato dalla "febbre Villeneuve" anche a fronte della vittoria del Mondiale da parte del compagno di team Jody Scheckter: oltre alle due mitiche vittorie di Kyalami e Long Beach, infatti, l'Aviatore ha lasciato il segno con il giro su tre ruote a Zandvoort e l'eccezionale duello (vinto) con Renè Aronoux a Digione per il secondo posto, che fece passare in secondo piano la prima vittoria di un motore turbo in F1 da parte della Renault di Jean-Pierre Jabouille. 
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Gilles Villeneuve era simpaticamente soprannominato l'Aviatore per via della guida spericolata e dei frequenti incidenti

 

Nello stesso anno Villeneuve termina secondo anche a Zeltweg, Monza e Canada per poi centrare la terza vittoria dell'anno a Watkins Glen.

1980: grandi sofferenze

Il 1980 è un anno di grande sofferenza per Villeneuve: la 312T5 non riesce a ripetere i grand successi della precedente 312T4, tanto da costringere il Campione del Mondo Schekter alla mancata qualifica nel GP del Canada.

I migliori risultati di quella disastrosa vettura vennero comunque colti da Gilles, con due quinti posti a Montecarlo ed in Canada.
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Enzo Ferrari aveva due sole foto nello studio: una del figlio ed una di Gilles

1981: grande potenziale, tante rotture

La stagione 1981 si apre con presupposti decisamente diversi e con un compagno di squadra decisamente agguerrito, Didier Pironi: con la 126CK Gilles coglie la vittoria a Montecarlo ed in Spagna ma per svariate rotture tecniche la stagione si conclude con poche altre soddisfazioni.

1982: tutto iniziò ad Imola

Il 1982 sembra essere l'anno della consacrazione dell'Aviatore: la 126C2 è molto competitiva e nonostante i due ritiri in Sudafrica e Brasile e la squalifica degli USA (si piazzò in seconda posizione) era evidente che la partita mondiale sarebbe stata cosa tra lui ed il compagno di squadra. In un'Imola boicottata dalle squadre inglesi (riunite sotto la sigla FOCA) in lotta per via della vicinanza della Federazione (FISA) a Renault e Ferrari, Villeneuve e Pironi danno vita ad un duello lungo 3/4 di gara con numerosi sorpassi. 

Quel maledetto cartello Slow

Piccinini, allora Direttore Sportivo della Rossa, fa esporre un cartello "Slow" che Gilles (in testa) interpreta come una richiesta di congelamento delle posizioni in funzione del campionato. Pironi sceglie di non seguire la direttiva ed alla Tosa infila per l'ennesima volta Gilles, il quale non riuscirà più a riprendere la posizione.

Gilles a poche ore da Imola 1982 parla dell'incomprensione con Pironi ed il "muretto"

Villeneuve vs Pironi: duello in casa

L'evento incrina definitivamente i rapporti di Gilles con quelli di Pironi e con ogni probabilità anche quelli tra Villenuve e la Ferrari: non è un segreto, infatti, che il canadese stesse già pensando ad un clamoroso divorzio dalla Ferrari ed il comportamento del team successivo all'evento di Imola sarebbe stata considerato da Gilles inaccettabile.
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L'ultima foto di Gilles Villeneuve: pochi istanti più tardi l'impatto con la March di Mass

Ore 13:52, Zolder: il contatto con Mass

In un clima di fuoco, nonostante l'inutile tentativo di riappacificazione di Pironi, Gilles si presenta a Zolder con il coltello tra i denti ed in una complicata qualifica si lancia, poco dopo le 13:50, alla ricerca di un piazzamento migliore di quel sesto posto che lo relegava tre posizioni dietro il compagno francese.
 
Gilles affronta la chicane alle spalle dei box e successivamente la discesa che immette alla curva "Terlamenbocht". E' in quinta piena quando improvvisamente si trova nella stessa traiettoria della March n.17 di Jochen Mass, il quale lo vede arrivare e si sposta subito a destra, pensando che il canadese lo superi a sinistra; Villeneuve, invece, nella stessa frazione di secondo pensa il contrario. La collisione è inevitabile: la Ferrari numero 27 urta, con la ruota anteriore sinistra, quella posteriore destra di Mass. 

Impatto a 225 km/h

La vettura decolla, compie due looping completi per un totale di venticinque metri di volo, sfiorando il guard-rail. Il looping successivo porta la Ferrari a schiantarsi violentemente contro un terrapieno a bordo pista: con l'energia cinetica di un'auto lanciata a 225 km/h, la vettura viene rilanciata in aria e già priva di gran parte dell'avantreno conclude il volo nel bel mezzo della pista.


Le tragiche conseguenze

Villeneuve, proiettato fuori dalla macchina, nell'urto contro il terreno perse anche il casco. Ricoverato in terapia intensiva, fu dichiarato clinicamente morto alle 21:00 ora locale. I medici dichiararono che se anche, per assurdo, egli fosse sopravvissuto, sarebbe comunque rimasto paralizzato dal collo in giù ed in uno stato puramente vegetativo per quel che gli sarebbe restato da vivere. Alle ore 21:12 la moglie Joanna autorizza lo spegnimento della macchina che lo tiene in vita. Il corpo di Gilles fu riportato in Canada il giorno successivo; dopo le esequie a Berthierville, la salma del pilota fu cremata. 

Febbre Villeneuve

Da allora, Gilles è entrato nella storia e, pur non avendo mai vinto un titolo mondiale, sono in molti i suoi tifosi ad avere la Febbre Villeneuve...

 

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