Chevrolet Volt: ecco l'anti-Prius

Chevrolet Volt: ecco l'anti-Prius
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Funziona al contrario di tutte le ibride viste sino ad oggi. E' un'auto elettrica il cui motore a benzina funziona esclusivamente come generatore di corrente
7 gennaio 2007

Dopo un'attesa lunghissima e una serie interminabile di indiscrezioni, ecco finalmente le prime immagini ufficiali della nuova Chevrolet Volt. Il suo debutto è previsto per il 2009 e il grande clamore suscitato fin da subito dal progetto è pienamente giustificato, se si considera che si tratterà del primo serio tentativo dell'industria automobilistica americana di realizzare una vettura ibrida popolare. In pratica, è la risposta a stelle e striscie alla Toyots Prius, che negli USA è sempre più un modello di tendenza.

Per contrastare la vettura giapponese, la Chevrolet Volt punta su una linea più gradevole, che trasmette una sensazione positiva di solidità e modernità, senza rinunciare a un tocco di aggressività.
Molte caratteristiche delle forme del prototipo si ritrovano anche nella Volt di serie, inclusa la griglia frontale chiusa, il senso di solidità, la linea posteriore, gli specchietti retrovisori esterni e altri particolari. Il profilo anteriore tondeggiante e privo di sporgenze della Volt, la griglia e gli angoli smussati hanno una valenza funzionale, migliorando la penetrazione nell’aria della vettura. Nella parte posteriore, gli spigoli decisi e uno spoiler dalla forma rigorosamente studiata garantiscono un deflusso rapido dell’aria. La notevole inclinazione del parabrezza e del lunotto posteriore favoriscono la riduzione delle turbolenze e della resistenza aerodinamica.

I designer e i progettisti hanno lavorato a stretto contatto con gli esperti GM in aerodinamica per dare forma alla Volt e hanno sviluppato uno dei veicoli più aerodinamici nella storia di GM. I progettisti hanno trascorso centinaia di ore di lavoro con la Volt nella galleria del vento di GM, effettuando ripetute prove con i componenti della vettura, ad esempio le pannellature dei quarti anteriore e posteriore, lo spoiler posteriore, le minigonne e gli specchietti laterali. Grazie alle migliorie aerodinamiche, GM ha raggiunto l’obiettivo di autonomia della Volt che consente di percorrere fino a 64 chilometri (ciclo urbano MVEG) senza utilizzo di carburante né produzione di emissioni.

 

Gli interni di Volt offrono spazio, comfort, praticità e caratteristiche di sicurezza che il cliente si aspetta da una berlina a quattro posti, disponibile in una vasta gamma di opzioni per quanto riguarda il colore, l’illuminazione e i rivestimenti, per un livello di personalizzazione mai raggiunto da una berlina Chevrolet. La strumentazione moderna e la bellezza dei materiali, due display informativi e il centro di infotainment dotato di un sistema di controllo a sfioramento con selettore integrato sono caratteristiche esclusive degli interni di Volt che non si trovano in altre vetture sul mercato.

Oltre 220 celle agli ioni di litio contenute nella batteria della Volt forniscono potenza in abbondanza. Il motore elettrico della Volt eroga l’equivalente di 150 CV, con una coppia istantanea di 370 Nm e una velocità massima di oltre 160 km/h. L’assenza di emissioni acustiche del motore, abbinata a una speciale insonorizzazione dei materiali, rendono la guida della Chevrolet Volt estremamente silenziosa.

GM prevede che le spese di percorrenza della Volt saranno circa 2 centesimi di Euro al chilometro procedendo solo con l’energia fornita dalla batteria e circa 12 centesimi di Euro procedendo con l’ausilio della benzina (a un costo di 1,5 Euro/litro). Un conducente medio che percorre 60 chilometri al giorno (o 22.000 km all’anno) realizza un risparmio annuo di 2.200 Euro. GM prevede che la percorrenza di un chilometro con una Chevy Volt richiederà circa un sesto della spesa necessaria per un veicolo a benzina tradizionale. Il risparmio è persino maggiore se la ricarica viene effettuata durante orari (es. notturni) in cui le tariffe per l’energia elettrica sono più convenienti.

Si prevede che Chevrolet Volt sarà prodotta nello stabilimento GM di Hamtramck (Detroit), a seconda dell’esito delle trattative condotte da GM per la concessione di incentivi statali. L’inizio della produzione è programmato per la fine del 2010 per i modelli destinati agli Stati Uniti.
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Da Moto.it

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