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Grazie ai nostri fotografi, sempre pronti a catturare immagini "rubate" di veicoli in fase di sviluppo, ogni settimana siamo in grado di darvi qualche anticipazione sul mondo dell'auto. Nuovi modelli allo stato primordiale o vetture praticamente pronte per il debutto su strada, poco importa.
Si tratta dei famosi “muletti” - così vengono volgarmente chiamati – che servono a portare avanti per gradi il processo di creazione di una nuova auto. Sul tema però c'è ancora oggi molta confusione, specialmente quando il muletto di un determinato modello (es. SUV Alfa Romeo) viene camuffato con la carrozzeria di un'auto esistente ma completamente differente (nel caso del SUV Alfa con i pannelli della Fiat 500L Living).
Per fare chiarezza una volta per tutte abbiamo chiesto ad un esperto del settore, che lavora tutti i giorni proprio su queste curiose vetture “zebrate”, di spiegarci nel dettaglio tutti i segreti che ruotano intorno ai muletti.
Come si struttura il processo che porta alla nascita di un nuovo modello. Può sintetizzarci brevemente le diverse fasi?
«Un nuovo modello nasce con due processi distitnti: design estetico e progettazione veicolo. Il muletto fa parte della progettazione veicolo. Un muletto è una vettura costruita per evidenziare e studiare di volta in volta un singolo aspetto della progettazione: le sospensioni, i radiatori, il motore, il raffreddamento, la prova di durata, ecc.»
E poi?
«Dopo i muletti ci sono le vetture preserie, seguite dalle avanserie e infine dal veicolo di serie».
Tecnicamente che cos'è un "muletto" e a cosa serve?
«Un muletto è una vettura costruita per evidenziare solo un aspetto particolare della progettazione. Per questo si costruiscono diversi tipi di muletto: dal muletto sospensioni, al muletto radiatori, fino a quello del motore, del raffreddamento, della prova di durata ecc. In pratica esiste un muletto per ogni branca della progettazione»
Come nasce un "muletto"?
«Il muletto viene costruito volontariamente ricalcando le forme di una vettura già conosciuta e presente sul mercato (Per l'Alfa Giulia si sono utilizzate parti della Maserati Ghibli, per il SUV Alfa quelle della Fiat 500 Living e così via, ndr). Questo avviene perché i muletti servono solo per sviluppare soltanto il lato “tecnico “ della vettura e non quello estetico o aerodinamico.»
E come si studia, almeno inizialmente, la carrozzeria?
«Le prove di carrozzeria vengono svolte su vetture nude in galleria del vento».
Un muletto è una vettura costruita per evidenziare solo un aspetto particolare della progettazione
Perché a volte troviamo "muletti" che esternamente sembrano altri tipi di auto rispetto alla meccanica che si nasconde sotto alle camuffature?
«Per alterarne la percezione su strada ed essere quindi irriconoscibili. Del resto in queste fasi non conta “l'esterno” ma soltanto la meccanica».
Come si "camuffa" un muletto? Quali sono le problematiche principali?
«Un muletto si camuffa tramite camuffature rigide imbullonate (vetroresine, carbonio) oppure tramite parti in tessuto spugnoso velcrate alla carrozzeria. Il problema principale è l’apertura delle air intake (prese d'aria, ndr) e il rigonfiamento delle camuffature a velocità sostenuta».
Perché i "muletti" sono spesso rivestiti con pellicole zebrate, dalla trama quasi ipnotica?
«La pellicola optical, questo il nome tecnico, è l’ultima fase della camuffatura. A vettura già presentata, evita che le fotografie ritraggano i volumi alla perfezione».
Perché le Case si servono di "muletti" anche su strade aperte al traffico? Non rischiano troppo in questo modo?
«Se non rischiassimo un po’ saremmo aziende di panettoni. Invece facciamo supercar [sorride, ndr].»
Sotto a quella che a prima vista poteva sembrare una Fiat 500L compare la meccanica del futuro SUV Alfa