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La guida autonoma? Ancora più vicina alla fantascienza che all'impiego nella vita di tutti i giorni. È questo il parere espresso da Michael Bolle, membro del consiglio di amministrazione di Bosch, in occasione del CES di Las Vegas. Secondo Bolle, non vedremo auto a guida completamente autonoma «nella prima metà di questo secolo». La guida totalmente autonoma, quindi, non dovrebbe essere impiegata su larga scala prima del 2050. Questo per questioni economiche - per la guida autonoma servono la tecnologia Lidar e dei sistemi di backup capaci di intervenire in casi di guasto - ma anche per ragioni normative.
Bosch, al momento, sta lavorando in due direzioni parallele, come ha spiegato Bolle al Corriere della Sera. «Da un lato, sviluppiamo soluzioni e prodotti destinati alla guida autonoma di livello 2 e 3, che procedono come previsto e che sono sempre più richieste dal mercato, soprattutto dagli utenti finali. Dall’altro lato lavoriamo anche allo sviluppo dei livelli 4 e 5». Ricerche che, chiarisce Bolle, hanno evidenziato come lo sviluppo di un robotaxi in grado di destreggiarsi nel tentacolare ambiente cittadino sia «significativamente più complesso di come avessimo immaginato, e quindi richiede molto più tempo».significativamente più complesso di come avessimo immaginato, e quindi richiede molto più tempo».
Per il momento, insomma, lo sviluppo delle tecnologie per la guida autonoma continua attraverso delle simulazioni realistiche, in grado di testare in un ambiente virtuale ogni scenario possibile nel traffico reale. I server potentissimi di realtà come Nvidia e Google sfruttano la loro esorbitante potenza di calcolo per sviluppare sistemi per la guida autonoma. In attesa che arrivi il momento per impiegare la sofisticatissima guida autonoma di livello 5 anche nel mondo reale.