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Si chiamano Michael e Peter Taylor, rispettivamente padre e figlio, i due americani che sono stati consegnati in queste ore al Giappone con l’accusa di aver favorito la fuga da Tokio dell’ex capo del gruppo Renault-Nissan, Carlos Ghosn. L’ex manager di origini libanesi, lo ricordiamo, era stato accusato di gravi reati finanziari in Giappone pur avendo sempre respinto le accuse e riferendo di essere stato a sua volta vittima di un complotto ordito dalla stessa Nissan con le autorità giapponesi. Una delle vicende più articolate e complesse, al limite dello spionaggio, nella storia recente dell’automotive e che, ora, si arricchisce di un nuovo colpo di scena.
La consegna al Giappone da parte degli Stati Uniti di Michael e Peter Taylor, infatti, ha suscitato grande clamore in america, visto che il legale della famiglia dei due accusati ha fatto presente che, insieme alle porte delle carceri giapponesi, probabilmente per i due si aprirà anche un periodo di torture e violazioni dei diritti. I due, secondo le accuse, avrebbero favorito la fuga in libano di Ghosn nascondendolo all’interno di uno scatolone poi caricato a bordo di un jet privato.