Caso diesel VW, i concessionari: «Una vicenda che non ha precedenti»

Caso diesel VW, i concessionari: «Una vicenda che non ha precedenti»
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Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, esprime preoccupazione per la vicenda “Dieselgate”: «Auspichiamo che cadano immediatamente le teste di tutti quelli che hanno posto in essere questa truffa»
30 settembre 2015

Punti chiave

In queste ore sono forse quelli più preoccupati, oltre a coloro coinvolti in prima persona nello scandalo dei diesel Volkswagen: da un lato c'è la reputazione dei loro prodotti, dall'altro una clientela a cui è difficile dare risposte. Sono i concessionari del Gruppo Volkswagen, coinvolti loro malgrado nel “dieselgate”. 

 

Maurizio Spera, presidente dei concessionari VW/Audi, commenta così la vicenda: «Sono sicuro che le preoccupazioni espresse dalla Clientela possano essere superate, attraverso l’identificazione delle autovetture coinvolte, oltre alla comunicazione da parte del costruttore della soluzione tecnica che si intende adottare per regolarizzare le emissioni nel rispetto delle normative vigenti. Il tutto gratuitamente, è importante ricordarlo, anche se superfluo. Il fatto grave rimane, ma sapremo affrontare la situazione e risolverla nel migliore dei modi». 

 

«Una vicenda che non ha precedenti» è il parere di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l'associazione che rappresenta i dealer ufficiali di tutti i brand commercializzati in Italia. «Gli interessi in gioco sono enormi perché parliamo del secondo produttore mondiale di autoveicoli che dà lavoro a centinaia di migliaia di persone che, con l'indotto allargato, diventano milioni. E' vero, qualcuno ha giocato sporco, ha truffato, ma è importante dire che le parti lese sono i Clienti, gli Stati, ma anche i dipendenti del gruppo tedesco onesti, quasi la totalità, e i concessionari». 

 

«Auspichiamo – prosegue Pavan Bernacchi - che cadano immediatamente le teste di tutti quelli che hanno posto in essere questa truffa, o che sapevano e non hanno denunciato, e siamo sicuri che il gruppo tedesco darà risposte tempestive e concrete ai danneggiati a partire dai Clienti, alle Autorità, agli Stati e ai concessionari. Perché la bontà di un'azienda, o come in questo caso di una multinazionale, si misura proprio quando deve affrontare un grosso problema. E il gruppo tedesco verrà giudicato sulle ‘soluzioni’ che verranno messe in campo d'ora in avanti. Non abbiamo dubbi che andranno incontro alle richieste dei Clienti, dell'opinione pubblica e della autorità di controllo».

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