Cashback e furbetti del rifornimento: ecco l'assurda classifica
E’ recente una classifica, stilata da una società che gestisce oltre 3000 impianti di rifornimento in tutta Italia, di 10 furbetti che, mirando al supercashback, hanno eseguito centinaia di micro transazioni, non solo perpetrando una vera e propria truffa ai danni dello Stato, ma causando anche gravi danni economici ai distributori che hanno visto un grande incremento di costi legati al consumo della carta per gli scontrini ed alle commissioni imposte sui pagamenti elettronici.
Secondo la stessa società inoltre i pagamenti con carta sotto i 3 Euro per i rifornimenti, in un solo anno, si sono alzati dallo 0,4% al 14%, proprio a causa di chi tentando di ottenere il bonus del super cashback, ha iniziato a pagare i propri rifornimenti con centinaia di micro transizioni.
Essendo però la carta utilizzata per i pagamenti legata all’app “IO” è stato possibile rintracciare i furbetti del cashback, in attesa quindi dei provvedimenti contro questi soggetti, tanto millantati dal ministero dell’economia, godiamoci questa classifica.
Il “Re” dei furbetti è solito rifornirsi a Carugate (MI), dove ha totalizzato ben 1.092 rifornimenti in un singolo impianto con una singola carta, per un importo medio di 0,24€ a transazione. Segue abbastanza distaccato un uomo di Monreale (PA), con 886 rifornimenti e un importo medio di 0,17€ a transazione;
a Fiumicino (RM) qualcuno ha effettuato 763 rifornimenti da 0,09€ l'uno; a Caltrano (VI) 700 rifornimenti da 0,12€; a Sinnai (CA) 684 rifornimenti da 0,26€; a Paderno (MI) 658 rifornimenti da 0,08€, arrogandosi il record di micro transazione più piccola; a Piedimonte San Germano (FR) 626 rifornimenti da 0,25€; a Noto (SR) 624 rifornimenti da 0,30€; a Belpasso (CT) 617 rifornimenti da 0,35€; Sestu (CA), 601 rifornimenti da 0,21€.
