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“Ci sono diverse opzioni possibili: c'è la questione del calo delle tasse, ma non è ancora di attualità, ci può essere la questione di un aiuto specifico", ha spiegato il segretario di Stato ai microfoni di BFM-RMC, precisando che non sono ancora state adottate decisioni in merito. “Prima di prendere una decisione, dobbiamo guardare ciò che è più efficace per aiutare i francesi che ne hanno più bisogno”. A sei mesi dalle elezioni presidenziali, il potere d'acquisto sta diventando uno dei temi più importanti della campagna elettorale, in un contesto di aumento dei prezzi dell'energia in Europa. E così, la Francia studia delle “misure di protezione” a sostegno dei cittadini, nel caso in cui i prezzi del carburante dovessero continuare ad aumentare “nel tempo”, come già fatto per gas ed elettricità: è quanto annunciato dal portavoce del governo, Gabriel Attal. Marine Le Pen, candidata del Rassemblement National all'Eliseo, propone quindi di tagliare l'Iva sulla benzina, il gas e l'elettricità al 5,5% contro l'attuale 20% per dare ai francesi uno “shock di potere d'acquisto”. Il candidato della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, spinge invece per un blocco dei prezzi dell'energia. Anne Hidalgo, del partito socialista, propone un calo delle accise sui carburanti e Arnaud Montebourg (ex-Ps) un calo dell'Iva, al 5,5%, sull'energia.