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Dopo la sua rocambolesca fuga dal Giappone, Carlos Ghosn continua a parlare dal suo buen retiro di Beirut, in Libano: in un'intervista rilasciata a Reuters, l'ex numero uno dell'Alleanza Renault-Nissan rivela di essere stato avvisato dall'ambasciatore francese a Tokyo del fatto che Nissan stesse tramando contro di lui poche ore dopo l'arresto del novembre del 2018. «Onestamente, rimasi scioccato dall'arresto e la prima cosa che feci fu chiedere di avvisare Nissan in modo tale che mi procurassero un avvocato - racconta Ghosn -. 24 ore dopo, ricevetti una visita dell'ambasciatore francese, che mi disse "Nissan si sta rivoltando contro di te". In quel momento mi resi conto che quello che era successo faceva parte di un piano».
Nissan dal canto suo ha risposto alle accuse di Ghosn specificando nuovamente che l'azienda aveva «scoperto diversi illeciti perpetrati da Ghosn per mezzo di una massiccia e accurata indagine interna. La società ritenne che non fosse più adeguato a ricoprire la carica di dirigente e lo rimosse da tutti i suoi incarichi». Ghosn, lo ricordiamo, fu arrestato con l'accusa di frode fiscale e di abuso di fiducia aggravato.
Ghosn è fuggito dal Giappone il 31 dicembre scorso, imbarcandosi furtivamente su di un jet privato diretto prima in Turchia e successivamente in Libano, paese che non ha accordi di estradizione con il Giappone. Il magnate ha addotto come motivazione principale della sua fuga il fatto di non poter vedere la moglie, Carole: nell'ultimo accordo per la scarcerazione su cauzione, gli inquirenti giapponesi avevano inserito come clausola il divieto di contatti con la consorte, sospettata di aver aiutato il marito a coprire i suoi illeciti. Il Giappone ha spiccato un mandato di arresto proprio nei confronti di Carole.
La scorsa settimana, Carlos Ghosn è stato protagonista di una conferenza stampa in Libano, nella quale ha parlato del trattamento riservatogli dalle autorità nipponiche: «Sono stato strappato alla mia famiglia, ai miei amici, dalle mie comunità e da Renault, Nissan e Mitsubishi», ha spiegato Ghosn. «Le mie traversie inimmaginabili sono il risultato delle azioni di un gruppo di individui senza scrupoli e vendicativi. Le accuse nei miei confronti sono prive di fondamento». Ghosn ha anche rivelato di aver avviato una trattativa con John Elkann nel 2017 per una possibile fusione con FCA.