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Carlos Ghosn, ex patron di Nissan, Mitsubishi e amministratore delegato di Renault, rimarrà in carcere fino all'11 gennaio in seguito alla richiesta del pubblico ministero di continuare a interrogarlo per altri 10 giorni dopo il secondo arresto,con questi capi d'accusa, avvenuto il 21 dicembre.
Ghosn doveva essere rilasciato di prigione proprio oggi tuttavia, a causa dei diversi capi di accusa a suo carico, tra cui l'aver coperto perdite su investimenti pari a circa 16 milioni di dollari con fondi appartenenti a Nissan, i P.M hanno deciso di trattenerlo per proseguire con gli interrogatori.
L'architetto dell'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, Ghosn è stato arrestato in Giappone a novembre, accusato di illeciti finanziari e di aver utilizzato i beni aziendali per uso personale. Dopo aver perso prima il ruolo di amministratore delegato del Gruppo Nissan e, in seguito, anche di Mitsubishi, Ghosn continua però ad essere a tutti gli effetti il CEO del Gruppo Renault.
Anche l'ex direttore generale di Nissan, Greg Kelly, che è stato arrestato nello stesso periodo di Ghosn, è stato incriminato tuttavia il tribunale ha respinto la richiesta di estendere la sua detenzione ed è stato rilasciato il 25 dicembre dopo aver versato una lauta cauzione.
Se giudicato colpevole dei crimini di cui è accusato, Ghosn potrebbe essere condannato a 10 anni di prigione e multato fino a 4,9 milioni di sterline da parte dei regolatori finanziari giapponesi.