Carburanti: prezzo in calo, più auto nuove. Così gli italiani hanno speso 5 miliardi in meno

Carburanti: prezzo in calo, più auto nuove. Così gli italiani hanno speso 5 miliardi in meno
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Benzina e gasolio costano meno, ma ci sono più veicoli nuovi e più efficienti in circolazione. Ecco perché da gennaio compagnie petrolifere e Stato hanno incassato meno dal mercato dei carburanti
29 ottobre 2015

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Nel periodo gennaio-settembre 2015 la spesa in carburanti degli automobilisti italiani è calata di 5 miliardi di euro, passando dai 47,3 miliardi dei primi nove mesi del 2014 a 42,3 miliardi. Lo sostiene il Centro Studi Promotor, che rileva come gli introiti del mercato di  benzina e gasolio siano scesi di 4,3 miliardi per le compagnie petrolifere e in 0,7 miliardi per le casse dello Stato. 

 

E' l'effetto di una combinazione di fattori nonostante, secondo i dati dell'Unione Petrolifera, nei primi nove mesi del 2015 la somma dei consumi di benzina e gasolio, pari a 23,3 milioni di tonnellate, abbia evidenziato un incremento dell’1,4% (+326.000 tonnellate). 

 

Innanzitutto c'è da considerare il calo dei prezzi alla pompa: il prezzo medio ponderato nel periodo gennaio-agosto è sceso infatti del 10,1% per la benzina e del 12,4% per il gasolio. A questo fattore si aggiunge il contributo dell'immissione nel parco circolante italiano di molti veicoli nuovi. L'andamento delle immatricolazioni è infatti positivo, tanto che si sono registrati tassi di crescita significativi sia per le autovetture (+17,3% nei primi nove mesi dell’anno), che per i veicoli commerciali (+9% nei primi otto mesi dell’anno), che per i veicoli industriali (+20,4% nei primi otto mesi dell’anno). 

 

«Una parte di questo calo – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – è certamente causata dai minori consumi unitari dovuti all’immissione nel parco circolante di veicoli nuovi su cui l’innovazione tecnologica ha consentito di ridurre i consumi (e conseguentemente le emissioni). La parte prevalente del gap rispetto ai livelli ante-crisi è comunque dovuta al calo del traffico che dovrebbe essere in gran parte recuperato con la ripresa dell’economia». 

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