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Prima l’Egitto, ora la Siria, ormai siamo abituati. Non appena si scatena tensione nel mondo arabo e mediorientale, in Italia scattano immediatamente i rincari sui listini di benzina e diesel.
Perché il prezzo alla pompa sale, se il petrolio in rialzo oggi verrà consegnato ad ottobre?
In queste situazione è fisiologico che il prezzo del petrolio al barile subisca dei rialzi, quello che non è normale è che questi rincari si ripercuotano immediatamente sul prezzo praticato alla pompa, visto che il carburante venduto e immagazzinato nelle cisterne dei distributori è stato acquistato mesi fa dalle compagnie petrolifere e quindi ben prima dell’esplosione della crisi in Siria di questi giorni.
Sta di fatto che proprio oggi i prezzi di benzina e diesel in Italia sono in rialzo, "giustificati" dall’escalation della crisi siriana che ha messo le ali al petrolio. L’oro nero infatti è volato ai massimi da due anni sopra quota 112 dollari. Il greggio – e lo sottolineiamo - con consegna a ottobre è salito fino a 112,24 dollari al barile sul mercato after hours.
Stando alle rilevazioni di Quotidiano energia, oggi eni ha rincarato i prezzi raccomandati di benzina e gasolio di 1 centesimo, mentre Shell e Q8 hanno deciso un rialzo di 0,5 centesimi. Il prezzo medio della benzina va quindi oggi da 1,825 euro di eni a 1,835 di Q8. Per il diesel si passa da 1,731 euro di IP a 1,736 di Tamoil e Q8.
Fonte: Ansa