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L'aggravio di un punto dell'IVA previsto per il prossimo mese di luglio «graverebbe sui consumatori per 1,5 cent al litro» per quanto riguarda i carburanti.
L'allarme arriva dal Presidente dell'Up, Alessandro Gilotti, che si dice «fiducioso che il Governo riesca a bloccare l'aumento». Tra l'altro, ha spiegato nel corso dell'assemblea, i consumi di carburanti sono crollati anche per «lo spropositato aumento delle accise».
Se il trend dovesse continuare, «si stimano nel 2013 entrate minori per l'Erario per circa un miliardo di euro». Una situazione difficoltosa per la ripresa dei consumi quella che andrebbe quindi a profilarsi dal prossimo mese, proprio ora che gli ultimi rilevamenti avevano segnalato un trend in lieve crescita.
Per la prima volta dall'agosto 2011 infatti, sono, nel mese di aprile, cresciuti i consumi complessivi di benzina e gasolio auto in Italia. L’incremento modesto (+0,6%) fu dovuto solo al gasolio (+0,9%), mentre il consumo di benzina si attestò al livello di aprile 2012.
Il dato rilevato sembrava infatti indicare l’inizio di un timido recupero della propensione ai consumi automobilistici, legato probabilmente al momento di relativa tranquillità dei mercati e ad un miglioramento del clima di fiducia dovuto al superamento della precedente “crisi politica”.
Per quanto non fosse pertanto possibile stabilire con certezza se tale dato fosse dovuto ad un rimbalzo dei consumi dopo una lunga caduta o se fosse in effetti un vero segnale di inversione di tendenza, la decisione di incrementare nuovamente l’IVA potrebbe portare a conti fatti ad una nuova contrazione della domanda, provocando quindi l’effetto opposto rispetto a quanto sperato effettuando una simile azione.
Fonte: Ansa