Carburanti: per Assopetroli potranno essere meno cari solo con delle accise inferiori

Carburanti: per Assopetroli potranno essere meno cari solo con delle accise inferiori
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I prezzi dei carburanti possono calare solo se lo Stato diminuisce le accise. A sostenerlo è Assopetroli Assoenergia, rispondendo al ministro dello Sviluppo in tema di liberalizzazioni e di distribuzione dei combustibili
28 maggio 2013

I prezzi dei carburanti possono calare solo se lo Stato diminuisce le accise. A sostenerlo è Assopetroli Assoenergia, che è intervenuta in risposta alle affermazioni fatte all'assemblea di Confindustria dal ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato, in tema di liberalizzazioni e di distribuzione dei carburanti.

«Gli interventi sulle liberalizzazioni dovranno essere ampliati ad alcuni settori chiave, in modo da generare effetti positivi estesi all'intero sistema produttivo - aveva dichiarato Flavio Zanonato, aggiungendo che in questo fase intende - concentrarsi in particolare su energia elettrica e gas, Rc auto, distribuzione dei carburanti».

Franco Ferrari Aggradi, Presidente di Assopetroli Assoenergia - l'associazione che dal 1949 tutela le oltre 1.000 imprese del commercio dei carburanti e dei prodotti energetici - ha replicato affermando che «Il Governo guidato da Enrico Letta ha il dovere di seguire il programma esposto alle Camere. Ogni ulteriore azione tesa ad incidere su settori già liberalizzati come quello della distribuzione dei carburanti oltre ad essere inutile non fa altro che impedire alle misure precedentemente varate di dispiegare i loro effetti».

Assopetroli Assoenergia ricorda che il settore della distribuzione dei carburanti, che 'pesa' al lordo degli sconti solo per l'8% sul prezzo finale del carburante, ha subito negli ultimi 10 anni almeno 5 riforme che hanno reso impossibile qualsiasi programmazione e hanno ridotto il comparto ad uno stato di default che è, peraltro, già percepibile. Il settore, nel solo 2012, ha perso l'11% dei volumi che sommati a quelli dell'ultimo triennio hanno di fatto cancellato 9 miliardi di litri, minando la tenuta del comparto.

«In questo quadro parlare ancora di liberalizzazione - sottolinea Ferrari Aggradi - fa presagire il disastro. Sarebbe opportuno che il Governo cominciasse ad occuparsi seriamente del 60% tra accise e tasse che gravano come un macigno sui carburanti o sull'attendibilità dei 'benchmark' che determinano il valore della materia prima che incide per il restante 32%».

Non a caso, su questo tema la Comunità Europea ha aperto un'indagine, notizia questa che per Assopetroli Assoenergia, così come dovrebbe accadere per il Governo e tutti i Consumatori, è «motivo di grande attenzione al fine di determinare e reprimere eventuali comportamenti speculativi».

Ferrari Aggradi ribadisce che  «in questa ottica il Governo ha, prima di tutto, il dovere di defiscalizzare il costo dei carburanti perché questa è la sola misura capace di incidere positivamente sul costo finale e, dando nel contempo alle imprese del settore una stabilità normativa di lunga durata assolutamente necessaria al settore per ritrovare un nuovo equilibrio, attuare quegli interventi già previsti oltre a ragionare in termini di razionalizzazione della rete di distribuzione».

«Proprio su questo tema - conclude il presidente di Assopetroli Assoenergia - chiediamo al ministro Zanonato di aprire urgentemente un tavolo di confronto con gli operatori del settore, evitando lo stratificarsi di nuove regole liberalizzatrici per lo più legate al susseguirsi di brevi stagioni politiche dai danni duraturi».

Fonte: Ansa
 

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