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Si avvia alla conclusione il 2018 e le stime aggiornate a ottobre, tracciano una crescita nei consumi di benzina e gasolio auto a quota 2,6%. Nel dettaglio l'incremento per famiglie e imprese sfiora il 10% rispetto al 2017, ma in parte è conseguenza delle variazioni prezzo alla fonte, nel petrolio. Dei 49,15 miliardi di spesa tricolore, l'Erario beneficia della maggior parte, ben 29,78 miliardi (+4,6%) mentre la componente industriale, ovvero la produzione e la distribuzione, si “tiene solo” 19,37 miliardi (+19%).
Lo switch di fine anno però, vede ora un’inversione di rotta nel costo, dalla fonte alla cosiddetta pompa di rifornimento auto, che potrebbe portare piccoli benefici a famiglie e imprese italiane: le previsioni 2019 sulla spesa per consumi di benzina e gasolio, sono inferiori.
Se il governo pensa a come incentivare le vendite di nuove auto nel 2019, mentre l'industria automotive pensa ai carburanti alternativi, ecologici, utili nella fase di transizione verso l'elettrico (es. metano e idrogeno) tutti i giorni gli automobilisti fanno i conti con il prezzo di benzina e diesel alla pompa. In questi ultimi mesi del 2018, prosegue il lieve calo nei prezzi carburante auto praticati alle stazioni di rifornimento: la media nazionale in self-service, per la benzina è 1,578 euro/litro (marchi da 1,562 a 1,605, no-logo 1,567) il diesel 1,506 euro/litro (compagnie da 1,501 a 1,530, no-logo 1,494) il gas Gpl oscilla tra da 0,68 e 0,701 euro/litro (no-logo 0,673).
Fonte dati: Centro Studi Promotor, Quotidiano Energia (Osservaprezzi Mise)