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La mobilità a motore guarda avanti. E' questo lo slogan del ForumAutoMotive che si è tenuto oggi a Milano. Al dibattito del pomeriggio «EXPO2015: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Ma chi ridarà energia al settore dell'automotive?» hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria del settore.
In particolare: Pier Francesco Caliari (Direttore Generale Ancma), Roberto Vavassori (Presidente Anfia), Pietro Teofilatto (Direttore Aniasa), Giorgio Boiani (Vicepresidente Asconauto), Rita Caroselli (Direttore Assogasliquidi), Fabio Bertolotti (Direttore Assogomma), Gian Franco Soranna (Direttore Federauto), Simonpaolo Buongiardino (Presidente Federmotorizzazione) e Massimo Nordio, Presidente Unrae. Sono intervenuti gli onorevoli Silvia Fregolent, parlamentare PD alla Camera dei deputati, e Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati.
«Il provvedimento che riguarda il bollo - ha detto l'onorevole Silvia Fregolent - è stato volontariamente sospeso in attesa del parere del Ministero dell'Economia e delle Finanze, e questo per avere le risorse necessarie alla copertura. Inizialmente il provvedimene era oneroso, poi c'è stata una apertura da parte di Enrico Morando, vice ministro Economia, con la possibilità di non pagare il bollo auto per i veicoli ecologici (per i primi tre anni, ndr)».
«L'equazione fra emissioni inquinanti produzione di auto ecologiche è ancora lontana da venire, ma non possiamo aspettare. Già adesso le tecnologie prevedono la possibilità di avere vetture con emissioni meno inquinanti. Qui siamo a Milano e la pianura padana è il luogo più inquinato d'Italia: gli sforamenti ci sono, e a maggior ragione incentivare la mobilità green è importante. Abbiamo una filiera produttiva in Italia che è all'avanguardia. Anche i provvedenti contenuti nella nostra proposta legge servono ad andare verso questa direzione».
«Io sono di Torino e devo dire che la città è molto cambiata da quando era la città solamente della Fiat. Però da quando è arrivato Marchionne la Fiat ha ricominciato a costruire automobili nel nostro Paese, il 7% della produzione industriale italiana è rappresentata proprio dalla produzioni di automobili e dall'indotto. Non possiamo fare a meno di questo importante settore».
Come viene considerato in Parlamento il settore Automotive?
«Ognuno deve fare il proprio mestiere, sollecitare la classe politica, ma anche la classe imprenditoriale deve essere parte attiva. Questa crisi ha cambiato il modo di pensare e di vedere in opposizione i lavoratori e di datori di lavorio. Si è tutti nella stessa barca e dobbiamo tutti andare nella stessa direzione, rivendicando i propri diritti, certo, ma questo cammino comune si fa con gli accordi».
Dopo Pasqua l'emendamento verrà risollecitato in commissione con le ipotesi di copertura
All'onorevole Daniele Capezzone, Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputatiti, è stato chiesto che cosa è mancato in questi mesi nell'approvare la sua proposta che, ricordiamo, chiedeva tre anni di esenzione dal pagamento del bollo per chi acquistava una nuova vettura e cinque nel caso questa fosse ecologica.
«Io confido che questo tratto di strada, di collaborazione tra maggioranza e opposizione prosegua. Detto ciò, se la questione deve essere tenuta fuori dalle rissa politiche, ci vuole che qualcuno si assuma le responsabilità di dire sì o no. Non si può andare nei convegni e fare le aperture e poi andare in commissione e dire che queste cose non si possono fare. Dopo Pasqua l'emendamento verrà risollecitato in commissione con le ipotesi di copertura. Se si dovesse risolvere solo in uno sconticino per le auto ecologiche, saremmo sotto alle necessità».
«Ci sono segnali di ripresa, che vanno incoraggiati. Sappiamo che la parte più sostenuta riguarda l'export, mentre quella più sofferente è quella interna. Quindi è su questa che bisogna operare. Serve un'operazione massiccia, non simbolica. Se bisogna rilanciare la domande interna occorre sostenere casa e auto. Senza di questo è difficile ragionare sui grandi numeri. Sono abituato da piccolo liberale a fare piccole battaglie per i contribuenti. Non cerco la visibilità, ma mantengo gli impegni e li porto avanti».
Siete disponibili a integrare il pacchetto auto con altre proposte?
«Trovandomi in una posizione di minoranza ho interesse a proporre le cose più ragionevoli e a superare le obbiezioni dei politici dell'opposizione».