Cannes Yachting Festival 2018, tra barche ed automobili

Cannes Yachting Festival 2018, tra barche ed automobili
Pubblicità
Tanti gli spunti automotive al Cannes Yacht Festival. Ecco quali
21 settembre 2018

In onore al record nautico mondiale di Fb Design, motorizzato Fpt Industrial, avevamo ritenuto opportuno scrivere per la straordinaria occasione, anche di barche. Rieccoci ora sul tema, invitati dai medesimi gloriosi protagonisti del record, a gustarci il festival nautico di Cannes di quest'anno.

Ci siamo andati di buon grado sia per rincontrare lo splendido motoscafo dell'ingegner Buzzi, qui esposto, sia per osservare con grande interesse quanto i motori diesel hanno ancora di nuovo da offirci, in casa FPT, con le sue serie Nef (dai 3,9 ai 6,7 litri, tra i 100 ed i 570 cv) e Cursor (dai 330 cv ai 1000 del “16”, diesel Engine of the Year nonché quello del record). 

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Annalisa Stupenengo, Industrial Brand President, ci ha presentato i brillantissimi numeri di Fpt Industrial con grande entusiasmo e precisione, mentre Jurg Spuler ed Erik Hoorn, che hanno operato il potenziamento del Cursor 16 da record, ci hanno spiegato come si è incrementata la potenza di ulteriori 700 CV, oltre ai 1000 del motore di serie.

Un motore robustissimo

Di questo Cursor 16 si è conservata tutta la parte meccanica di serie, ad eccezione dell'iniezione e delle turbine wgt. Fabio Buzzi ci racconta che se cede una biella il motore si blocca di colpo e con lui anche l'elica. Viaggiando a 280 km/h ciò significa che lo scafo inizia a ruotare rovinosamente attorno all'asse dell'elica, rovesciandosi più volte, forse uccidendo il suo pilota.

Ci si è fidati delle qualità di questo motore sebbene lo si sia gravato quasi del raddoppio della potenza e questo dato rende chiaramente l'idea sull'affidabilità dei propulsori FTP. Ormai impiegati con grande successo nel settore industrial di tutto il mondo, sono prodotti in numero superiore ad uno al minuto!

Il nuovo motore C16 1000 dunque è stato presentato con già un record mondiale sulle spalle, e soprattutto con una storia condita da un entusiasmo per la creatività ingegneristica maledettamente italiana. Nessuno sta pensando ai primi sei cilindri diesel industrial di Lampredi in questo momento, sebbene dotati di musicalità magnifica, degna di un blasonato benzina. Il presente ed il futuro di FPT non concedono alcun adito alla nostalgia .

Seguire la storia degli uomini che hanno contribuito al record è poi affascinante: nessuno di loro ha usato il fil di ferro ed il martello come una volta, sono stati tutti precisissimi e impeccabili. Ma sono stati mossi da una vitalità ed un entusiasmo lontanissimi da ogni fredda idea robotica o tecnocratica. La percezione di solidità generale è ben rappresentata in un enigmatico sorriso che guarda lontano.

Alcuni aneddoti ci hanno incuriosito: Buzzi ci aveva spiegato serioso del terribile pericolo corso, quando gli si ruppe un'elica troppo sottile durante le prove del record. E se avesse voluto provarla apposta, dato che con quella, per un attimo, ha probabilmente viaggiato a velocità ben superiore a quella del record? Come ha fatto Erik Hoorn a fondere i freni della sua Giulia durante alcune prove? A quanto è riuscito ad andare?

In entrambi casi altri sorrisi enigmatici ci mostrano, senza rispondere, le sfaccettature incisive di chi ha seriamente i motori nelle vene e nel cervello.

Il festival francese

Nel mentre va ricordato che non siamo a Genova, rassegna che ha subìto effetti negativi dovuti alle politiche economiche italiane di qualche anno fa, in ambito nautico: più precisamente 29.000 yacht hanno abbandonato l'Italia, in un attimo è avvenuta la cessione dei più insigni cantieri italiani a fondi stranieri e soprattutto 200.000 posti di lavoro specializzato sono andati persi.

Un'Italia da record

Ma qui a Cannes siamo rappresentati con molto orgoglio: Maserati è lo sponsor anche per quest'edizione e per l'occasione ha portato in mostra il celebre trimarano Maserati Multi 70 di Giovanni Soldini, ammiratissimo, e lo ha mostrato in navigazione. Un motivo in più dunque per spaziare anche per mare, visto i fortunati contatti del mondo della nautica con le quattro ruote: abbiamo ben due record assoluti italianissimi: l'Ingegner Fabio Buzzi ed FPT con i loro 277,5 km/h a gasolio senza un filo di fumo e Maserati che sdogana il foils ad “L” su trimarano “volante” e compie la traversata record da Hong Kong a Londra in 36 giorni, 2 ore, 37 minuti e due secondi (15083 miglia alla media di 17,4 nodi). Performance straordinarie che hanno portato e porteranno a grandi innovazioni. 

Porsche Design

Anche Porsche è presente al salone e partecipa sia nello stile che nei contenuti alla realizzazione dello superyacht Dynamiq GTT 115, dotato di propulsione ibrida e realizzato a Viareggio.

Oltre all'interazione tra il know-how tecnologico tra terra e mare vi è da approfondire in questo salone nautico il concetto di energia in generale: la fisica pare il leitmotiv del salone e solleva grandi quesiti. GTT 115 sembra sia estremamente performante, attendiamo impazienti un invito a bordo!

Rottura degli schemi e nuovi orizzonti

Da un lato notiamo quanto la consistenza di determinate realtà industriali rappresenti la base per poter generare progresso tecnico-scientifico in diversi ambiti. Dall'altra, magari non sotto i riflettori, si è potuto osservare ed anche ammirare quanto il quesito di come imprimere movimento ad un mezzo e come alimentarlo sia tornato attualissimo. Abbiamo osservato decine di nuove tipologie di arnesi galleggianti, in grado di rendersi più o meno eco-sostenibili. Alcuni di essi sono ad esempio micro-trimarani a pedali, su meccanica ciclistica, ennesima divertente ibridazione di veicoli, il sup a pedali con moto a pinne, foils-surf elettrici, ovviamente semivolanti, con comando by wire, kite foil e tanto altro di veramente nuovo ed accattivante.

Oltre alle bici-barche e gli yacht con fotovoltaici-domotici abbiamo anche la barca che si guida come una moto, con sedili da auto. Bisogna essere un po flessibili insomma, e spaziare nella creatività. Anche lo yacht catamarano a superficie estendibile ne è un esempio, ed è decisamente riuscito.

Elettricità

Il nostro Fausto Colombi, con la sua Ecoline marine 900 elettrica, dopo 35 anni a Cannes, ha optato per il Nassa Boat Show di Lugano, vetrina promettente per la mobilità elettrica lacustre, tanto cara al nord Europa. A Cannes ci sono comunque innumerevoli impieghi dell'elettrico, dall'ibrido al puro, fino al bellissimo progetto di Solar Impact, straordinario catamarano, progettato da un équipe di giovani e valorosi ingegneri ed architetti, per la Solar Impact Yachts. Lo scafo presenta uno straordinario disegno, con parte immersa a bulbo ed interruzione delle murate in mezzeria, in grado di regolare altezza (e dunque pescaggio) e rollio in navigazione (Small Waterplane Area Twin Hull Technology), in base alla velocità. Quasi 24 metri per 9 di larghezza, interni ariosissimi ed integralmente mosso dal sole. Si unisce all'aereo e all'auto solare, che esistono e sebbene ancora sperimentali, a modo loro funzionano.

La quarantina di navi di lusso da crociera, ormeggiate l'una all'altra come gommoni, ci sono passate quasi in secondo piano, invidiando soprattutto la possibilità di potercele eventualmente permettere. Anche nel loro caso però svettano le soluzioni ibride ed i progetti dotati di ampia superficie fotovoltaica: i tentativi e le pulsioni a ridurre i consumi ci sono. Magari di nafta, ma non quelli di caviale e champagne!

La vela, autentica sostenibilità unita alla passione eco-friendly

Le barche a vela erano esposte in gran parata, mostrando un design ed una pulizia generale che rendono quello che è il vero mezzo ecologico per antonomasia davvero bellissimo: per la vela l'epoca in cui ci si rovinava testa e piedi tra sartie e intrighi sparsi ovunque è terminata. E' il mezzo più antico del mondo, considerando che alcuni popoli veleggiarono prima di inventare la ruota, ma ha raggiunto una gradevolezza ed una velocità davvero appaganti.

Tra queste il trimarano Maserati ha contribuito moltissimo a ridare lustro alla Maserati stessa, rendendola di fatto la berlina più cool da abbinare anche alla nautica, nel mondo del lusso. Incontrastata anche la GranCabrio, priva di fatto di rivali nel presentarsi con un format singolare, tra lo sportivo ed il classico.

Dunque

Le barche che assomigliano troppo alle auto o viceversa, storicamente risultano qualcosa che non piace e la loro vicinanza deve rimanere, senza mai toccarsi. Alcuni car designers famosissimi e costruttori di veloci automobili hanno clamorosamente fallito, al momento di occuparsi di nautica.

Ma è innegabile quanto i Riva storici abbiano attinto a piene mani dalle motorizzazioni automobilistiche, arrivando a rubarne addirittura il volante per l'Acquarama.

Buzzi, lo abbiamo detto, ha preferito attingere ad un enorme mietitrebbia per il suo motore. La Fendt trattori usava un motore nautico da guerra per il suo indistruttibile 105 turbomatik. Tesla si è interessata agli eventi legati alla barca elettrica.

In sintesi abbiamo potuto constatare che quando si instaura un legame tecnologico e aziendale virtuoso tra la nautica ed il mondo dell'automobile è facile che ne sorgano risultati eccellenti, e i due record qui riproposti ne sono il più blasonato e meritevole esempio.

Eccoci qui dunque, a ripartire da Cannes convinti di aver capito qualcosa in più sul complesso mondo dei motori, invece che esserci confusi in ambiti apparentemente sconnessi.

Alessandro Sammartini

Pubblicità