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Forse è la volta buona. Dopo anni di battaglie – come ci ha raccontato a dovere il nostro editorialista Enrico De Vita – potrebbe essere arrivato finalmente il momento di veder scomparire il Pra, il Pubblico Registro Automobilistico gestito dall'Aci, a favore di un unico ente gestito direttamente dal Ministero dei Trasporti.
Pra-Motorizzazione: sovrapposizione di competenze
Quella della sovrapposizione di competenze tra Motorizzazione Civile e Pra infatti è una storia antica. Mentre il Pra si occupa di emettere il Certificato di proprietà di ciascun veicolo, la Motorizzazione provvede ad emettere il libretto di circolazione ma ancora oggi non si capisce perché queste due funzioni non possano essere svolte da un unico organo.
Ora però il Governo, attraverso il Ministero dei Trasporti, sembra davvero intenzionato a fare finalmente questo passo importante, cancellando definitivamente il Pra e creando un unico archivio per il censimento dei veicoli circolanti in Italia. Si tratterebbe di una svolta storica, perché, unificando i database, oggi ancora inspiegabilmente separati, di Pra e Motorizzazione, ogni annotazione dovrebbe venire a costare al cittadino, come riporta La Repubblica, circa 11 euro in meno.
La semplificazione vale 60 milioni di euro all'anno risparmiati
Oggi per immatricolare un veicolo o per un passaggio di proprietà si pagano - come spese fisse – 36 euro, 9 euro vanno alla Motorizzazione e 27 euro finiscono al Pra. Con il nuovo archivio unificato invece si spenderanno 25 euro. Questo risparmio potrebbe sembrare un'inezia ma se sommiamo l'enorme mole di trascrizioni che avvengono le nostro Paese scopriamo che lo Stato Italiano, e quindi i cittadini, arriverebbero a risparmiare 60 milioni l'anno, una cifra importante dunque, che andrebbe di pari passo con una semplificazione burocratica non da poco a favore di tutti. L'unificazione in un unico ente infatti renderebbe più veloce il procedimento di trascrizione, abbattendo allo stesso tempo il quantitativo di documenti che oggi occorrono per registrare i veicoli.
“Se questa semplificazione burocratica poi dovesse andare di pari passo con la reale cancellazione del Pra – anche questa ipotesi non è da considerare certa, anzi – si potrebbe risparmiare ancora di più”
Se la riforma dovesse superare l'esame delle Camere – un aspetto da non dare di certo per scontato – al posto di certificato di proprietà e libretto di circolazione ci si ritroverà tra le mani un unico documento dove vengono riportate tutte le informazioni relative al veicolo ed al proprietario.
Cancellare il Pra: risparmi per ulteriori 190 milioni di euro
Se questa semplificazione burocratica poi dovesse andare di pari passo con la reale cancellazione del Pra – anche questa ipotesi non è da considerare certa, anzi – si potrebbe risparmiare ancora di più. Il Pra infatti oggi, offrendo lavoro a 2.500 dipendenti, costa allo Stato circa 190 milioni di euro all'anno.
La nuova tariffa pagata dai cittadini per ogni immatricolazione o passaggio di proprietà dovrebbe servire a coprire anche le spese per eventuali esuberi di personale dell'Aci, mentre gli altri lavoratori dovrebbero essere assorbiti dalla nuova struttura unificata.
Non resta che sperare che il Governo riesca finalmente, dopo i vani tentatici di Prodi e Bersani, a sbarazzarsi di tutti gli ostacoli - e non sarà facile viste gli interessi economici e politici in ballo - dando vita ad un risparmio tangibile per le tasche dei cittadini.