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Non è passata certo inosservata la frase che ha pronunciato ieri il premier Matteo Renzi in visita allo stabilimento Sata di Melfi, dove si è recato insieme a Sergio Marchionne, John Elkann e il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
La volontà di comprare appena possibile una Alfa Romeo espressa da Renzi «è una delle poche cose che ha detto oggi (ieri, ndr) su cui sono d'accordo», ha affermato il segretario generale della CGIL Susanna Camusso a margine di un convegno in Lombardia.
«Noi fummo contrari alla cessione dell'Alfa alla Fiat perché avrebbe eliminato come poi è successo la concorrenza necessaria per sviluppare nuovi modelli», ha spiegato la leader del sindacato, riferendosi alla cessione di Alfa Romeo al Gruppo Fiat voluta nel 1986 dall'allora presidente dell'IRI Romano Prodi.
Intanto cresce l'attesa per il nuovo modello della Casa del Biscione indicato ancora come Alfa Romeo Giulia, su cui però l'ad Sergio Marchionne ha già chiarito che si chiamerà in altro modo. La presentazione è fissata per il 24 giugno, in occasione del 105esimo anniversario della Casa.