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Nasce il Campionato italiano TCR DSG Endurance, riservato alle vetture Turismo TCR che montano il cambio DSG. Il format del weekend prevede gare di due ore con soste obbligatorie, per consentire la partecipazioni a piloti singoli, ma anche ad equipaggi da due o tre piloti. Tra le peculiarità della serie la presenza di una gara sprint, che si svolgerà al termine della prima mezz’ora di prove ufficiali e che deciderà la griglia di partenza della corsa dell’indomani. Protagonisti del campionato saranno due marchi, Audi e Cupra.
Alla presentazione sono intervenuti il Direttore Generale di ACI Sport, Marco Rogano, il Presidente della Commissione Velocità, Gian Carlo Minardi, l’ideatore del TCR e responsabile di WSC, Marcello Lotti, il team owner della Scuderia del Girasole, Tarcisio Bernasconi che si occuperà della gestione tecnica di questo campionato, Alexander Hecker, in rappresentanza di Audi Sport Customer Racing, e Stefano Tagliapietra di CUPRA Italia.
Tra i presenti anche Salvatore Tavano, campione in carica del TCR Italy. Tavano è sceso in pista per una dimostrazione della nuova tecnologia della realtà aumentata che consente a chi indossa uno speciale visore di avere una visuale a 360 gradi dell’abitacolo e di interagire in diretta con lo stesso pilota.
"Crediamo in questo progetto e riteniamo siano molti i piloti ai quali piace questo tipo di gare. Mancava un campionato di questo tipo. Ci serviva un supporto forte a livello tecnico e quando abbiamo iniziato a parlarne è stato trovato facilmente un accordo con la Scuderia del Girasole di Tarcisio Bernasconi. A questo punto ci aspettiamo l'appoggio di Marcello Lotti, il grande del TCR, ma quello non ci è mai mancato, e di vedere in pista tanti piloti e auto considerando anche i costi accettabili", ha spiegato Marco Rogano.
Anche Dindo Capello è intervenuto alla presentazione. «Questa serie ha tutte le caratteristiche per sfondare, può coinvolgere un’ampia platea di piloti, dal giovanissimo che viene dal kart e decide di assaporare subito una macchina da competizione, al pilota gentleman che riesce divertirsi in un weekend di gara ad alto livello senza dover spendere troppo denaro e tempo».
«Dunque, dai piloti più giovani ai più anziani, che possono insegnare ai primi tante cose. C'è un confronto fra generazioni che possono mettere in luce le proprie qualità anche strategiche», ha spiegato Capello, che ha anche accettato la sfida di correre una delle tappe del campionato. «E’ l’occasione buona per togliere un po’ di ruggine essendo un paio di anni, anche tre, che non salgo su una macchina da gara», ha detto.