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Il cambio elettroattuato è un cambio manuale tradizionale, a cui è stato applicato un sistema elettroidraulico per l'inserimento delle marce. Invece di un conducente che aziona la leva e la frizione, un attuatore elettroidraulico esegue questi compiti in modo automatico, ricevendo istruzioni dalla centralina elettronica del veicolo. Questa raccoglie informazioni sulla velocità, sul carico del motore e sulla posizione dell'acceleratore per decidere il momento ottimale per il cambio di marcia.
All'interno del cambio elettroattuato troviamo gli stessi ingranaggi di un cambio manuale: un albero primario e uno secondario, con rapporti che vengono innestati tramite forcelle di selezione. La differenza chiave sta nel fatto che le forcelle non sono azionate direttamente dal conducente, ma da un selettore elettroidraulico. Questo componente sostituisce il classico movimento manuale della leva del cambio con pistoncini idraulici, azionati da elettrovalvole controllate dalla centralina.
Per funzionare, il sistema necessita di olio in pressione, fornito da una pompa idraulica collegata a un motore elettrico. La pressione deve restare stabile, motivo per cui è presente un accumulatore di pressione, che garantisce un flusso costante di olio anche quando il cambio sta eseguendo una selezione. Questo principio permette di emulare il funzionamento di un cambio automatico, ma senza essere realmente tale.
Uno dei vantaggi principali del cambio elettroattuato è la semplicità costruttiva, che lo rende più economico e, in alcuni casi, più affidabile rispetto a un cambio automatico con convertitore di coppia o doppia frizione. Inoltre, offre il comfort di un automatico su vetture di fascia economica, senza penalizzare eccessivamente i consumi.
Tuttavia, presenta anche degli svantaggi: le cambiate sono più lente e meno fluide rispetto a quelle di un cambio doppia frizione e, soprattutto nelle versioni sportive, possono penalizzare la reattività del motore.
Il punto debole principale di questi cambi è l’attuatore elettroidraulico, soggetto a perdite d'olio e problemi di pressione. Se l'olio trafilato entra nella parte meccanica, il sistema può perdere efficienza fino a bloccarsi completamente. Modelli come il Selespeed dell'Alfa Romeo o il Dualogic delle Fiat Panda e Lancia Y hanno dimostrato una buona affidabilità nel tempo.
Ma versioni più spinte, come quelle installate sulle Abarth 500, hanno evidenziato difetti più frequenti. Anche i cambi ETG di Peugeot e Citroën o i sistemi usati da Renault hanno sofferto di problematiche simili, con una maggiore incidenza di guasti rispetto alle unità italiane.
Il cambio elettroattuato è una soluzione pratica ed economica, perfetta per chi cerca un’esperienza di guida più comoda senza il costo e la complessità di un vero cambio automatico. Tuttavia, non è esente da difetti: le cambiate lente e qualche problema di affidabilità possono renderlo meno appetibile rispetto a un moderno cambio automatico. Per un uso urbano e rilassato, può essere una buona scelta, ma chi cerca prestazioni elevate potrebbe trovarlo poco reattivo.