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Milano - L’assemblea annuale dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) evidenzia la redditività delle imprese. Al netto della tassazione infatti il risultato complessivo del settore nel 2012 registra un utile di 5,8 miliardi (aveva registrato una perdita pari a -4,4 miliardi nel biennio precedente).
In particolare l’utile del settore danni è stato pari a 0,6 miliardi (-1,0 nel 2011), mentre quello relativo al settore vita è stato pari a 5,1 miliardi (-2,6 nel 2011). L’andamento del settore assicurativo si discosta quindi nettamente da quello dell’economia del paese; il settore nel biennio in corso non ha ridotto il numero di persone impiegate e – secondo quanto dichiarato nell’assemblea annuale dal presidente Aldo Minucci – ha trovato al suo interno le risorse e le capacità per risolvere i problemi.
Calano i veicoli assicurati. E diminuisce (di poco) anche il prezzo dell’RC auto
Il problema dei rincari assicurativi è noto ed è sicuramente una delle cause che hanno frenato la vendita di auto e, soprattutto, di moto e scooter in Italia. Eppure ANIA sostiene che a partire dal 2012 c’è un’inversione di tendenza e che i prezzi dei premi sono finalmente in diminuzione.
Nel 2012 l’ammontare complessivo dei premi RC auto, pari a 17,6 miliardi, è diminuito dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Il calo dei sinistri ha però contribuito al riequilibrio dei conti e questo ha effetti sulle tariffe che sono iniziate a diminuire nell’ultimo trimestre dell’anno. Il numero di sinistri in Italia è oggi simile a quello della Francia. A questo calo hanno contribuito la crisi economica (si calcola che per una diminuzione dell’1% del PIL, gli incidenti scendano dell’1,1%) e i rincari dei prezzi della benzina (a un +10% del prezzo di questa corrisponde un -5% di sinistri).
Sulla base di un’indagine avviata dall’Associazione, il numero dei veicoli assicurati, pari nel 2012 a 40,5 milioni, è diminuito dell’1,9% rispetto al 2011. Dopo due anni (2010-2011) in cui il premio medio della copertura RC auto ha registrato incrementi complessivamente pari al 10,7%, nel 2012 il premio medio della copertura risulta invece sostanzialmente stabile (+0,7%); nel primo trimestre la raccolta premi è diminuita del 6,1%, il numero dei veicoli assicurati è diminuito dello 0,5%; ne deriva che, nel complesso, il premio medio della copertura RC auto è diminuito del 5,6% rispetto al corrispondente trimestre del 2012. Il numero totale dei sinistri denunciati è stato pari a 2,3 milioni nel 2012, con una diminuzione del 15,3% rispetto al 2011. Il costo dei sinistri è stato pari a 12,1 miliardi, in diminuzione del 9,9% rispetto al 2011. Ma è cresciuto il costo medio dei sinistri, pari a 4.797 euro contro 4.519 nel 2011 (+6,1%).
Diminuiscono anche i risarcimenti per i frequenti colpi di frusta
Nel 2012 l’incidenza dei sinistri che presentavano almeno un danno alla persona è diminuita, attestandosi a un valore che si stima pari al 20,7% (era 22,4% nel 2011). In particolare, sono stati risarciti circa 340.000 sinistri con lievissime invalidità (1-2 punti percentuali) a fronte di oltre 450.000 nell’anno precedente. E’ stata utile la legge n. 27 del 24 marzo 2012 che ha introdotto una norma volta a contrastare speculazioni sempre più frequenti sulle microlesioni, in particolare sui colpi di frusta. La norma ha infatti previsto che il rimborso per i danni fisici anche lievi deve essere accertato con esami strumentali. Meno sinistri denunciati corrispondono ovviamente a meno risarcimenti. E quindi a premi potenzialmente più bassi per i consumatori.
“Il fenomeno delle frodi nel settore assicurativo dell’RC auto è forte e radicato, specie nel Sud Italia. Non lo sosteniamo per partito preso o per scatenare sterili polemiche dettate dai particolarismi locali. E' il dato che emerge dalle indagini condotte dall'ANIA”
La piaga delle frodi nel Sud
Come si vede, è bastata una Legge per far calare da un anno con l’altro il numero dei colpi di frusta (90.000 casi denunciati in meno). Questo dato testimonia come il fenomeno delle frodi nel settore assicurativo dell’RC auto sia forte e radicato, specie nel Sud Italia. Non lo sosteniamo per partito preso o per scatenare sterili polemiche dettate dai particolarismi locali. E' il dato che emerge dalle indagini condotte nell'ultimo biennio dall'ANIA.
Uno studio mette infatti in relazione il fenomeno delle frodi assicurative con il contenzioso civile legato ai sinistri. Dall’analisi effettuata a livello territoriale, si evince che nel Sud si concentrano un numero elevatissimo di cause civili pendenti presso i Giudici di Pace (le cause in Campania, Puglia e Calabria sono oltre il 75% di tutte le cause civili pendenti nazionali). Nella sola Campania ci sono il 61,6% di cause civili pendenti, contro l’1,5% della Lombardia. Al problema delle frodi si somma quello dei veicoli circolanti senza copertura assicurativa: se ne contano oggi 3.100.000, a Napoli si calcola che il 30% dei veicoli circoli senza assicurazione.
Come ridurre i premi
Sicuramente ridurre i sinistri, e quindi i risarcimenti, è la strada maestra per ottenere una riduzione dei premi RC auto. Tra le vie percorribili, indicate dall’ANIA, annoveriamo l’adozione della “scatola nera” sui veicoli. Questa, registrando ogni comportamento alla guida, induce a una sorta di virtuosismo il conducente (dal cui comportamento – lo ricordiamo – dipende l’80% dei sinistri). In secondo luogo è necessario migliorare le nostre strade (le loro pessime condizioni causano il 20% degli incidenti censiti ogni anno).
A tal fine esistono indagini statistiche (presentate anch’esse nell’assemblea annuale dell’ANIA), che indicano chiaramente quali sono le strade italiane con più incidenti per chilometro: è qui che i gestori devono intervenire con urgenza, impiegando il 50% dei proventi delle multe come previsto dalla Legge (ma messo in pratica da pochissimi in mancanza di norme sanzionatorie).
Infine caldeggiamo l’adozione obbligatoria dell’alcol lock sui veicoli pesanti e, in genere, su ogni mezzo condotto da guidatori professionisti. Non è tollerabile infatti che chi per lavoro passa ore al volante, lo faccia in condizioni psico-fisiche pericolose per sé e per gli altri. Il sistema impedisce l’avviamento se il guidatore non è sobrio. L’ANIA ne propone l’obbligatorietà sui veicoli professionali, sui mezzi di guidatori recidivi alla guida in stato di ebbrezza e sulle flotte aziendali.