Cala il traffico, si va più veloci

Cala il traffico, si va più veloci
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Aumenta di 3 km/h in città la velocità di spostamento in auto. Merito del minore traffico
24 aprile 2017

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Si sa, quando c'è meno traffico si viaggia più spediti. Sembra ovvio, ma adesso c'è il conforto dei numeri. Secondo un'elaborazione di Federpneus su dati Isfort, dal 2014 al 2015 la velocità media percepita dagli utenti dei diversi mezzi di trasporto sia pubblici che privati è aumentata, passando dai 23 ai 26 km/h in ambito urbano e dai 46 a 47 km/h in ambito extraurbano.

In particolare, nel 2015, con riferimento al trasporto urbano, si è rilevato un aumento delle velocità medie dell’auto da 25 a 28 km/h e delle moto da 26 a 31 km/h. Con i mezzi privati si va circa al doppio della velocità media dei mezzi pubblici, che è rimasta di 15 km/h, cioè stabile rispetto al 2014.

Per gli spostamenti extraurbani la crescita della velocità media è stata più pronunciata per i mezzi di trasporto collettivo (dai 40 km/h del 2014 ai 44 km/h del 2015), con un divario molto più ridotto rispetto all’auto (47 km/h, stabile rispetto al 2014). Decresce invece la velocità media in ambito extra-urbano della moto, dai 45 km/h del 2014 ai 39 km/h del 2015.

Secondo Federpneus il motivo per cui ci spostiamo più velocemente è la diminuzione del volume complessivo degli spostamenti degli italiani. «Il calo degli spostamenti e la conseguente contrazione dei livelli di traffico hanno prodotto quindi un coerente innalzamento della velocità media di circolazione. Un’altra interessante considerazione da fare è che i mezzi collettivi per il trasporto pubblico registrano una forte criticità competitiva in termini di tempi di percorrenza nei perimetri urbani rispetto a quelli dei mezzi di trasporto privati, in quanto, come abbiamo visto, la velocità media percepita dei mezzi pubblici è di gran lunga inferiore rispetto a quella dei mezzi privati. Per le percorrenze extra-urbane, invece, i mezzi di trasporto pubblici assicurano tempi di spostamenti ragionevoli e competitivi anche grazie ad una migliore velocità media percepita».

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