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Ritrovatosi con l'auto in panne per via dell'acqua arrivata fino al cofano, un automobilista sardo non è stato soccorso dai passanti, che rallentavano solo per fare foto o video, per poi risalire in macchina senza prestare aiuto. A raccontare la sua esperienza all'Unione Sarda è Gian Piero Mereu, volontario della Protezione Civile di Cagliari abituato ad assistere il prossimo, sia nella sua Sardegna che in altre regioni italiane.
"La situazione non era ancora grave – ha raccontato Mereu -. Sarebbe bastato spingere la vettura per qualche metro. Avevo anche il cavo per poter ripartire. Nessuno invece mi ha dato una mano e con il passare delle ore le cose sono peggiorate. Mia moglie ha un problema alla caviglia, non poteva scendere dalla macchina. A dirla tutta, eravamo usciti per andare in farmacia, poi il maltempo ci ha colti in quella situazione terribile".
Con il passare del tempo, la situazione si è complicata sempre di più, ma nessun automobilista si è fermato ad aiutare Mereu e la moglie. Anzi: "Qualcuno ha addirittura accelerato per riempirmi ulteriormente d'acqua", ha spiegato l'uomo. Le immagini di Mereu arrampicato sulla sua auto con l'ombrello in mano sono diventate il simbolo degli effetti della forte ondata di maltempo che ha colpito la Sardegna, danneggiando campi, serre e strade, con un prezzo altissimo per le campagne e gli allevamenti.